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06/12/2011 - Quattordici Orsi della Luna, orsi bruni asiatici chiamati così per via del manto dorato che caratterizza il loro petto, sono stati sottratti al crudele mercato della bile in Vietnam e condotti al Centro di Recupero dell’associazione internazionale Animals Asia nel parco nazionale di Tam Dao, nei pressi di Hanoi.
Per anni sono stati privati della loro libertà. Rinchiusi in strette gabbie arrugginite. Tenuti in vita solo per prelevare loro la bile ritenuta utile per la Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Un’esistenza vissuta come un incubo. I contadini cinesi, che per migliaia di anni li hanno uccisi per prelevarne le colecisti, negli Anni Ottanta hanno cambiato metodo. Dopo il divieto alla caccia del governo cinese, hanno iniziato a catturarli e a rinchiuderli in gabbie, ac-corgendosi che davano più bile da vivi che da morti. Sono nate così le farming bile, letteralmente “fattorie della bile”. Luoghi in cui più che ad allevare gli animali, si pensa a produrre. Come se fosse una fabbrica. Nel 1993 Jill Robinson, un’energica signora inglese, si trovò a visitare uno di questi luoghi di tortura. Toccata dalle condizioni di quegli animali, dopo cinque anni riuscì a creare l’Animal Asia Foundation, un’organizzazione per salvarli da quell’inferno.
Dottoressa Robinson, quanti orsi stimate siano ancora imprigionati nelle fattorie della bile? «Circa 10 mila in Cina (anche se i dati ufficiali parlano di 7.002 esemplari) e 3.600 in Vietnam»
Quanti ne avete liberati? «Dal 2000 abbiamo salvato 277 orsi, di cui 162 ancora vivi, dalle fattorie ci-nesi e 90, di cui 84 ancora vivi, da quelle vietnamite»
Quali problemi fisici e psicologici riscontrate? «Trascorrono la loro esistenza in quelle prigioni che non permettono loro di muoversi. In Vietnam gli orsi vengono drogati, normalmente con la ketamina, legati con funi e il loro addome viene ripetutamente perforato con aghi arrugginiti lunghi dieci centimetri, fino a quando viene, dopo numerosi tentativi, identificata e raggiunta la cistifellea. La bile viene estratta, due volte al giorno, con l’ausilio di cateteri o di una pompa medica. Quando gli orsi arrivano ai nostri centri, spesso “indossano” ancora le metal racket, imbragature di ferro che contengono e proteggono un sacchetto di plastica che, ora dopo ora, si riempie di bile senza che gli animali possano toccarlo. Gli orsi rimangono in quelle condizioni sino a quando la morte non li libe-ra. Per lo più causata da cancro al fegato e da infezioni. Sono però animali molto resistenti e sopravvivono anche per 20-30 anni. Il loro stato di disperazione è tale da spingerli a tentare il suicidio. Anche per questo i contadini arrivano a levigare loro i denti e le unghie»
Quanto è difficile riconquistare la loro fiducia? «Dopo 30 anni trascorsi dentro quelle gabbie, è normale che siano aggressivi e scontrosi. Non sanno che siamo lì per aiutarli. Anche per questo quando arrivano al nostro centro di recupero controlliamo la tenuta delle gabbie. Solo dopo possiamo analizzarne le condizioni fisiche. Dopo pochi giorni iniziano già a fidarsi di noi»
In che cosa consiste la loro riabilitazione? «Il processo può durare un anno o più. Dopo gli interventi chirurgici per rimuovere il catetere e risolvere altri problemi fisici, gli orsi vengono introdotti nelle tane per abituarli a muoversi in libertà. Lì possono vedere e annusare altri esemplari. Sono animali solitari e il loro comportamento deve essere monitorato attentamente. Solo quando dimostrano di essere in grado di vivere in gruppo, vengono liberati nel giardino. Per molti di loro è la prima camminata libera sull’erba»
È cambiato l’uso della bile d’orso nella Medicina Tradizionale Cinese? «La bile estratta nelle fattorie è contaminata da batteri, pus, feci, urina e possibili residui di antibiotici. Molti operatori della MTC ne sottolineano l’alta tossicità per la salute umana. Il dottor Huong, presidente dell’Associazione nazionale di MTC in Vietnam, ha analizzato dieci casi di persone che si sono curate con la bile d’orso rimanendone infettate, due di queste poi sono morte. Il loro fegato risultava quasi completamente compromesso. Anche per questo molti medici della MTC sostengono che vi siano almeno 50 erbe medicinali in grado di dare gli stessi effetti benefici nel curare problemi di elevata temperatura corporea o irritazione agli occhi».
Qual è il principale problema che incontrate? «Il fatto che le fattorie rappresentano ancora un business per i contadini. In molti casi i loro prodotti vengono prodotti in Cina e Vietnam per essere poi esportati illegalmente in altri paesi come Giappone, Malesia e Corea del Sud»
Quali gli aspetti positivi? «In Cina le fattorie della bile sono ancora legali, per quanto regolate con licenze statali. Grazie alla continua attività di negoziazione, siamo riusciti a farne chiudere molte. Già nel 2000 avevamo raggiunto un accordo per la liberazione di cinquecento Orsi della Luna. Ora in venti province cinesi, quasi la metà del Paese, sono state chiuse tutte le strutture, aiutando i contadini a iniziare attività diverse da quelle degli allevamenti di orsi».
fulvio cerutti (agb)
La Zampa