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Vietnam, cresce la tensione per i ladri di cani
«La gente è sempre più arrabbiata perchè i cani vengono rubati e solo raramente i ladri vengono arrestati»
Gli animali sono richiesti per i menù dei ristoranti. Un cane di 20 kg può fruttare quanto uno stipendio medio di un operario
Ad agosto quattro camion con 1800 cani stipati in gabbie vennero fermati al confine tailandese destinati ai menù dei ristoranti vietnamiti. Ora, proprio da quest'ultimo paese, giungono notizie di un diffuso clima di tensione che i media internazionali chiamano «dog wars», guerre dei cani. Da una parte, la crescente richiesta di carne di cane, spinge molte persone a rubare i cani nelle case, soprattutto nelle zone rurali. Dall'altra i "quattro zampe" vengono considerati come guardiani delle case e, in alcuni casi, iniziano a essere considerati dei compagni di vita. Per questo reagiscono con tutti i mezzi contro questi furti.
I ristoranti vietnamiti pagano bene chi porta loro un cane: un chilo di carne viene pagata circa 4,5 euro. Chi riesce a catturare un cane di circa venti chili può così guadagnare fra gli 80 e i 90 euro. Una somma che corrisponde allo stipendio medio mensile di un operaio. Questo tipo di business ha così spinto molti ad organizzarsi, diventando veri e propri ladri professionisti di cani, arrivando a essere anche molto aggressivi. «I ladri di cani stanno diventando sempre più aggressivi e rubano gli animali dei contadini anche di giorno» racconta al "Washington Post" Tran The Thieu, capo della polizia della città di Hung Dong. «La gente è sempre più arrabbiata - aggiunge il militare - perchè i loro cani vengono rubati e solo raramente i ladri vengono arrestati».
E' la stessa polizia ad ammettere che i furti di cani spesso rimangono impuniti: «I cittadini ormai non si rivolgono più alla polizia - spiega un militare a un giornale locale. E' vero. Un ladro è perseguibile penalmente solo quando la proprietà sottratta ha un valore di almeno 75 euro. Un cane ha un valore molto inferiore e il ladro al massimo rischia solo una multa per il tentato furto».
Di l'escalation di violenza e giustizia fai-da-te degli abitanti. Lo scorso giugno, un ladro di cani è stato inseguito e bastonato a morte da una folla che poi ha bruciato il suo corpo, lasciandone i resti carbonizzati come un avvertimento sul ciglio della strada. Sette abitanti dei villaggi sono rimasti feriti in altri incidenti: i ladri per rubare i cani fanno infatti uso di balestre e pistole elettriche, strumenti che esitano a suare nei confronti di chi decide di reagire.
La Stampa