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La donna era stata portata in causa tre anni fa da una coppia di vicini che chiedevano che al micio fosse impedito di scorrazzare nel condominio. Il giudice civile ha respinto il ricorso della coppia, con il quale quest’ultima aveva chiesto la rimozione delle ciotole, l’allontanamento dei felini dal condominio e anche un risarcimento danni. La sentenza asserisce che i gatti sono animali sociali e quindi il loro aggirarsi liberamente nei condomini non è contrario alle regole, ma anzi, è loro diritto aggregarsi nello spazio comune condominiale, in quanto animali sociali.
La decisione del giudice civile si rifà per la prima volta alle normative della Legge 281 che riconosce ai gatti la facoltà di potersi muovere in assoluta autonomia verso i loro benefattori, non essendoci nessuna norma di legge, né nazionale né regionale, che possa proibire di alimentare i vagabondi nel loro habitat. Regola valida soprattutto in una metropoli dove le famiglie feline non si aggirano sornione per le strade ma spesso si radunano negli spazi di strutture chiuse in cui trovano riparo.
”Per gli animalisti e gli amanti dei gatti un precedente importante che renderà la vita più facile ai felini che, da sempre, sono animali da compagnia soprattutto per gli anziani ma anche per i bambini” commenta Leila Nur, vicepresidente di AIDAA. “In fin dei conti non sono animali aggressivi, nessun gatto ha mai aggredito nessuno, anzi sono quasi sempre loro le vittime di incivili e persone crudeli. Questa sentenza rende giustizia a tanti amanti degli amici felini. Abbiamo deciso di diffonderla perché proprio in questo periodo estivo nelle grandi città le colonie sono facile bersaglio di condomini, che in agosto approffittano dell’assenza di chi si prende cura di loro durante l’anno, tentando di scacciarli e a volte di catturarli”.
Claudia Resta Petpassion.tv