Vivono con 24 gatti tra le proteste dei vicini

In un alloggio Ater di via Montegrappa. Caso segnalato a Comune e Ass. I proprietari: non sappiamo a chi darli

di Giulia Zanello

UDINE. Tanti, troppi, il più delle volte non sterilizzati e, magari, causa di qualche malattia per la carenza d’igiene. La polemica sui gatti in città prende corpo e, dopo l’episodio segnalato qualche giorno fa in via Cividale, un analogo caso è stato denunciato in via Montegrappa, dove i residenti protestano per gli insopportabili odori che provengono da uno degli appartamenti in una palazzina di proprietà dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale di Udine (Ater), all’interno del quale trovano dimora ben 24 gatti.

 

L’Ater conferma che la situazione è da tempo nota agli uffici e, dopo aver invitato più volte i proprietari degli animali ad adottare un comportamento più rispettoso nei confronti del vicinato e averli richiamati per la scarsa pulizia, si è rivolta al Comune, direttamente all’ufficio che si occupa della tutela degli animali.

  

I proprietari si difendono spiegando che già da tempo si sono rivolti a diverse associazioni per trovare una sistemazione ai gatti, ma non sapendo dove andranno, vogliono essere prima certi si tratti di un “affidamento” serio e assicurano, comunque, che la questione si sta risolvendo, anche grazie all’impegno dell’associazione Amici della terra.

  

La segnalazione è stata sollevata dagli stessi abitanti della via, stufi del reiterarsi di un disagio che si protrae ormai da anni, dopo essersi rivolti più volte all’ente che gestisce l’edilizia popolare, interpellando anche Comune, Azienda sanitaria, nonché polizia municipale e l’associazione Amici della terra. «Non ne possiamo più di questa puzza. Tra minzioni e deiezioni dei gatti l’odore è insopportabile – affermano i residenti della via – senza considerare l’aspetto igienico sanitario: per la scarsa pulizia la paura é quella di prendere malattie. Le abbiamo provate tutte, ora speriamo solo che chi di competenza trovi al più presto una soluzione».

  

L’Ater specifica, tramite il direttore Domenico Degano, che il regolamento prevede la possibilità per i condomini di tenere in appartamento animali d’affezione, senza precisare il numero e a patto che non rechino disturbo ai vicini di casa.

«Aldilà della diffida, in cui abbiamo richiamato la famiglia per la cattiva gestione dei gatti e la non corretta pulizia delle lettiere – annota Degano – altro non possiamo fare che appellarci agli uffici comunali affinché collaborino e ci aiutino a risolvere il disagio per un corretto rapporto di vicinato». Nel frattempo la famiglia – cosciente del disagio e ben intenzionata a trovare un nuovo “alloggio” agli inquilini a quattro zampe – racconta di aver preso a suo tempo contatto con diverse associazioni, in particolare con Amici della terra, ma essendo queste già “cariche” di ospiti, non si è riusciti a trovare soluzione per gli animali.

  

L’associazione all’inizio del mese ha inviato un paio di lettere indirizzate al Comune e all’Azienda sanitaria, in cui esortava le due istituzioni a farsi carico della situazione e lamentava la mancanza di un’oasi felina sul territorio.

  

«Nessuno se li vuole prendere – afferma la proprietaria – non c’è un gattile e mi hanno riferito che delle colonie feline possono far parte solo gatti randagi. Perciò rivolgo un appello a tutte le associazioni di animali, affinché si riesca a trovare un luogo sicuro per i nostri mici». In questi giorni i gatti sono stati sottoposti, anche grazie all’ausilio dell’azienda sanitaria e dell’associazione, a vaccinazioni e sterilizzazioni. «É nostra intenzione trovare una nuova sistemazione per i gatti e risolvere definitivamente la questione – sintetizza la proprietaria – basta si tratti di persone o associazioni referenziate».

  

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/04/26/news/vivono-con-24-gatti-tra-le-proteste-dei-vicini-1.11309598

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