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5 ott 12 - Per aumentare il guadagno sui cuccioli di «chihuahua» che vendeva, li vaccinava con medicinali comprati al mercato nero all'estero, e poi apponeva sul libretto sanitario delle bestiole il timbro falso di un vero veterinario all'oscuro di tutto.
A scoprirlo il medico che è fortuitamente venuto a sapere di queste vaccinazioni abusive ed ha denunciato il tutto ai carabinieri di Susegana che nei giorni scorsi hanno denunciato T.V., 42enne operaio e allevatore amatoriale per sostituzione di persona, esercizio abusivo della professione e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale. Denunciata anche la compagna dell'uomo, una 34enne ceca che vive con lui a Santa Lucia di Piave.
  
L'uomo gestisce a Vittorio Veneto, un piccolo allevamento amatoriale di chihuahua, bulldog francesi e volpini. Pochi animali, meno di 30 che gli consentono di operare legalmente senza bisogno di autorizzazioni. I cuccioli venivano messi in vendita su internet al prezzo molto conveniente di 500 euro e i clienti non mancavano. Alla consegna, l'allevatore assicurava che l'animale era stato sverminato e vaccinato e che in pochi giorni avrebbero ricevuto a casa il libretto sanitario. Cosa che avveniva puntualmente, sul libretto vi erano l'etichetta del vaccino effettuato e il timbro e la firma di un veterinario che ha lo studio nel coneglianese.
   
«In realtà a vaccinare i cuccioli era lo stesso allevatore, con vaccini che acquistava grazie alla compagna, al mercato nero in Repubblica Ceca - spiega il capitano Claudio Marra -. Così risparmiava i costi del veterinario». Un risparmio di circa 70 euro a cucciolo che diventava guadagno netto per l'uomo.

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