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Gli amici dell'anziana defunta non hanno rispettato le sue volontà e hanno visto sfumare due milioni di euro
30/12/2011 - Trento - Dovranno dire addio a più di due milioni di euro e tutto per aver maltrattato un cane; Koki, il cocker al quale l’affezionata padrona, la maestra in pensione Agnese Bortolotti vedova Mancabelli, aveva lasciato un patrimonio, compresa una villetta in Bolghera. La storia, raccontata dal quotidiano locale "Trentino", si è conclusa con una transazione faticosa raggiunta dai legali dei numerosi eredi.
Questa la vicenda: la signora Agnese era morta il 14 novembre 2004, a 88 anni, dopo una lunga malattia. Non aveva figli e l’unico essere vivente cui era veramente affezionato era il suo cagnolino Koki, un cocker di dodici anni che aveva vissuto sempre con lei. Così l’anziana lasciò gran parte del patrimonio al suo cagnolino e in particolare la sua casa, una villetta a Trento. Lasciò inoltre 25 mila euro a una coppia di amici di Arco, la cittadina dove Agnese aveva vissuto gran parte della sua vita lavorando come maestra, perchè si prendesse cura del cane.
Quando il notaio Piero Avella di Riva del Garda lesse le ultime volontà di Agnese, si pensò ad uno scherzo. I problemi sorsero perchè gli amici della povera Agnese non accolsero Koki in casa loro, ma affidarono il cane ad un parente di Telve, che teneva Koki alla catena facendolo abbaiare di continuo. I vicini avvertirono la protezione animali e, trascorse poche settimane, il cane milionario venne dato in adozione. Il suo custode fece pubblicare un annuncio sul giornale. L’offerta venne ritirata, ma il cane morì pochi mesi dopo.
È scaturita una lite giudiziaria lunga e faticosa persa dalla coppia affidataria del cane e tutto perchè, dopo la morte di Agnese, invece di prendersi cura di Koki, lo avevano dato al parente di Telve. Così la coppia, invece, dei due milioni di euro, si è dovuta accontentare di 100 mila euro.
La Zampa
da Il Trentino