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TOSCANA - VALDERA: BOOM DI ABBANDONI
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«I COMUNI della Valdera devono intervenire sulla tutela dei gatti così come intervengono sul randagismo canino».
E’ la polemica sollevata da Alessio Giani della
Dav
che striglia i sindaci dell’Unione. «La situazione sta diventando preoccupante — spiega — Noi, come associazione, non ce la facciamo più ad andare avanti se le istituzioni non collaborano».
Esiste ed è attiva, infatti, una legge che impone ai Comuni di regolamentare le colonie feline; ma gli iter burocratici mettono i freni e le colonie vengono lasciate a se stesse
. «Ogni comune si dovrebbe occupare di coprire il proprio territorio — continua Giani — Il servizio offerto dalla Asl non è sufficiente: si possono sterilizzare 6 gatte per volta e soltanto il martedì; la domanda di sterilizzazione varia dai 30 ai 90 giorni: per l’ultima richiesta mi hanno messo in attesa fino al 10 novembre, ma intanto gli animali vanno in calore e le gravidanze continuano».
PREOCCUPATO dunque il responsabile Dav, che avanza una proposta. «
Vorrei fare una richiesta all’Unione dei Comuni della Valdera per impegnare e responsabilizzare tutti i paesi
— dichiara — Sollecito i sindaci a stipulare un accordo con l’ordine dei veterinari e con la Asl per avere più giorni
addetti alla sterilizzazione e soprattutto per avere più sedi. Attualmente c’è Montecalvoli ma, visto il numero di colonie in continua crescita, da sola non basta più
».
MA I PROBLEMI non riguardano soltanto le sterilizzazioni.
Quando un gatto di una colonia viene investito oppure si ammala chi se ne occupa? Quando altri gatti vengono abbandonati da padroni irresponsabili che cosa succede? «Chiamano noi volontari — spiega — Ma la nostra associazione non è in grado di occuparsi di tutte le necessità, anche perché spesso ci mancano gli strumenti come gabbie e molto altro. E’ necessario quindi che i Comuni e la Asl collaborino anche con noi».
In accordo con la Dav c’è la Lav che auspica una soluzione al problema delle colonie feline in tempi brevi
; i dati, infatti, indicano una
forte crescita a causa di nascite e abbandoni.
«Non c’è tempo da perdere, abbiamo aspettato già troppo», conclude Giani.
Federica Antonelli
lanazione
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