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La decisione su iniziativa di Gabriella Giammanco (Pdl), con un'adesione bipartisan, insieme a Gianluca Felicetti (Lega antivivisezione) e Carla Rocchi (Ente nazionale protezione animali). 
 
 
ROMA - 24 nov 08 - Mai più animali costretti a esibirsi nei circhi, a subire addestramenti violenti, a vivere in piccole gabbie e a viaggire per tante ore rinchiusi in piccoli container. Questo l’obiettivo della proposta di legge che riguarda una serie di «norme per la graduale dismissione dell’uso degli animali da parte dei circhi e per il sostegno allo spettacolo circense.
L’iniziativa è stata presentata stamattina, nella sala stampa della Camera, dalla parlamentare del PdL Gabriella Giammanco assieme al presidente della Lega Anti Vivisezione, Gianluca Felicetti, e al presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali, Carla Rocchi. Presente anche la giornalista e conduttrice televisiva Licia Colò e l’attore Giorgio Panariello, da sempre molto vicini alle campagne per i diritti degli animali.
 
«Questa proposta di legge - ha detto Giammanco - non mira alla fine del circo. Anzi, i suoi contenuti artistici sono sicuramente apprezzabili per la presenza di professionisti come giocolieri, trapezisti, illusionisti e acrobati. Ma dice stop all’uso degli animali come principale forma d’intrattenimento. Il circo - ha spiegato - deve sapersi adeguare ai tempi, rispettando quei valori che una società civile vuole vengano rispettati. La sensibilità dei cittadini nei confronti dei diritti degli animali è cresciuta ed è divenuta, ormai, vera e propria acquisizione culturale. È proprio il mancato rispetto da parte dei circhi della dignità, della libertà, della natura degli animali che sta conducendo l’attività circense verso un inesorabile declino».
 
«La violenza a cui sono sottoposti gli animali del circo - ha sottolineato la parlamentare siciliana del PdL - è continua. Inizia, il più delle volte, con la cattura traumatizzante e prosegue con le condizioni di detenzione». Ecco perchè, ha evidenziato Giammanco, «spesso nei circhi si rilevano situazioni che costituiscono precise fattispecie di reato, penalmente sanzionabili dalla legge 189 del 2004 e dall’articolo 727 del codice penale sul maltrattamento degli animali».
«L’obiettivo della proposta di legge - ha detto Giammanco - è quello di prevedere che i finanziamenti del Fondo Unico per lo Spettacolo, al momento assegnati secondo la vecchia legge n.337 del 1968 ai circhi equestri, siano destinati solo ai circhi e agli spettacoli viaggianti che non utilizzano animali. Inoltre la proposta vieta l’ingresso in Italia ai circhi con animali - ha concluso la deputata - e prevede che sia istituita, presso il ministero dell’Ambiente, una commissione che si occupi di gestire la dismissione graduale degli animali dai circhi, decidendo per loro la migliore sistemazione alternativa».
«Ho avuto la fortuna di vedere gli animali nel loro habitat naturale - ha detto Licia Colò - e anche se alcuni grandi circhi dicono che gli animali sono un bene prezioso, il fatto stesso di averli privati della libertà è sufficiente a sostenere che non debbano essere impiegati».
 
Dello stesso avviso Giorgio Panariello che ha evidenziato come «finalmente si fa qualcosa. È possibile vivere di circo anche senza animali, lo dimostra il grande successo del Cirque du Soleil, tant’è che il mio prossimo spettacolo televisivo - ha annunciato l’attore toscano - avrà come autore uno dei grandi artefici del successo del circo canadese».

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