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Savona: i drogati non rispettano se stessi e neppure i gatti

Riceviamo e pubblichiamo una email dal nostro affezionato lettore Roberto Nicolick
"Savona, lo splendido piazzale verde, di fronte al complesso monumentale del Priamar, proprio sotto il ponte di accesso alla storica fortezza, lontano dalla strada di accesso al porto di Savona, sorge un gattile, con delle casette e una baracca con gli appositi ingressi per i felini, qualche volontario, periodicamente, nutre gli animali, circa una decina: potrebbe essere una situazione ideale, ma purtroppo non e’ cosi’, infatti la sera, quando dalla strada la visibilita’ e’ ridotta, un gruppo di tossicodipendenti, raggiunge il gattile, apre la recinzione e usa anzi abusa del posto, drogandosi, sbevazzando bottiglie di birra e lasciando i segni del loro passaggio, siringhe, lacci emostatici e bottiglie vuote.
 
Qualche sciagurato , tanto per completare l’opera in modo piu’ degno, si infila tra le casette dei gatti e fa i propri bisogni fisiologici, lasciando ampia e maleodorante traccia di se’.
 
La gente che abita nelle case di fronte, vede tutto questo traffico, e probabilmente , data la distanza, non ne viene toccata, i gatti pero’ , ne sono toccati, eccome, visto che devono convivere con i residui ed i lasciti della disperazione umana piu’ cupa e piu’ mortale. Immagino anche , che le persone che vanno a nutrire i gatti, devono anch’esse stare a contatto con queste schifezze e guardare con attenzione dove posano i piedi per non ferirsi con qualche siringa infetta. I gatti non possono difendersi da questa brutta situazione, ma noi umani, dovremmo fare sì che queste cose non accadano".
 

al direttore
 
savonanews.it

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