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SALUTE DI CANI E GATTI SENZA PREZZO

Operazioni a cuore aperto da quindicimila euro, costose sostituzioni di anca, delicati interventi per la rimozione della cataratta: in Gran Bretagna non si bada a spese per la salute di cani e gatti. Il 'pet', l'animale domestico, e' sempre piu' considerato un membro della famiglia a pieno titolo e i padroni non esitano nemmeno a mettere mano al portafoglio e a somministrargli massicce dosi di Prozac ai primi sintomi di depressione.


A riprova di questo trend un gruppo di veterinari britannici ha appena proposto di creare una banca nazionale del sangue per cani e altri animali. A loro avviso ce n'e' assolutamente bisogno perche' e' enormemente cresciuto il numero di cani e gatti che per una ragione o l'altra finiscono sotto i ferri. 'Se un cane e' investito da un'auto e ha bisogno di una trasfusione c'e' molto spesso un problema', ha sottolineato il dott. Dan Brockman - un veterinario specializzato in cardiochirurgia - quando ieri nel corso di una conferenza-stampa assieme ad altri colleghi ha insistito sulla necessita' di dar vita ad una banca nazionale del sangue per 'pet' e di renderla accessibile a tutti gli ospedali veterinari del Regno Unito.
I veterinari hanno spiegato che al giorno d'oggi gli interventi di alta chirurgia sugli animali domestici sono ormai routine. I padroni non tentennano nemmeno davanti al fatto che un'operazione a cuore aperto costa fino a 15.000 euro, che una sostituzione dell'anca tra i 4.000 ai 6.000 euro, che bisogna preventivare una spesa dai 4.500 ai 7.500 euro per la rimozione di un tumore seguita da un ciclo di radioterapia, che ci vogliono 4.000 euro per la rimozione della cataratta.
In Paesi ricchi come la Gran Bretagna cani e gatti possono indubbiamente contare in quest'inizio del terzo millennio su un'assistenza sanitaria molto superiore a quelle di molte popolazioni nel Terzo Mondo ma a giudizio dei veterinari del prestigioso 'Royal College of Veterinary Surgeons' ogni moralismo e' fuori luogo: qui non sono in gioco risorse pubbliche e non si puo' negare alla gente il diritto di spendere il proprio denaro come meglio crede.
'Allo stesso modo - ha argomentato a questo proposito David Argyle, professore di veterinaria a Edimburgo - si potrebbe criticare chi compra una nuova auto o una nuova cucina. E poi, se si ponesse fine alle terapie per gli animali, finanziate di tasca propria dalle persone con i propri redditi, la verita' e' che non ci sarebbe alcun impatto positivo per il Terzo Mondo'.


'Gli animali domestici - ha incalzato la dottoressa Jane Dobson - sono spesso parte della famiglia. Sono amati dai padroni, piacciono molto ai bambini. In parecchie persone sole, anziane la perdita del cane o del gatto puo' portare ad un incremento dei disturbi mentali e ad altri problemi'.
Negli ultimi anni, in risposta ad un'offerta di terapie veterinarie sempre piu' ricca e costosa, e' cresciuto di molto in Gran Bretagna il numero dei 'pet' per i quali i padroni hanno acceso vere e proprie polizze mediche. Secondo le stime piu' recenti circa un quarto di tutti gli animali domestici del Regno Unito e' assicurato, malgrado le polizze siano piuttosto salate.

(ANSA)

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