BOLOGNA 16 ottobre 2013 - Sei mesi fa erano impacchettate dentro due scatole di cartone, avvolte con dello scotch, destinate al traffico illegale di animali. Il Corpo forestale, che le aveva trovate a Sala Bolognese, le aveva salvate e la settimana scorsa sei tartarughe marine sono state liberate nel «loro mare», in Sardegna. L'operazione rientra nell'attività di contrasto al commercio illegale di testuggini, che dalle coste sarde ogni anno vengono smistate in numerose regioni d'Italia. Un esemplare può avere un valore che va da diverse centinaia ad alcune migliaia di euro. 

   

IL RITROVAMENTO - In genere, fa sapere il Corpo forestale, gli animali vengono prelevati ad aprile - maggio, quando escono dal letargo invernale, e vengono spediti in pacchi postali completamente chiusi senza nè cibo nè acqua, in viaggi che possono durare anche giorni. Proprio in queste condizioni sono state trovate le sei tartarughe, nella sede di una società di spedizione a Sala bolognese. Dentro due pacchi di 30 centimetri (più o meno una scatola da scarpe), erano contenuti quattro esemplari di «Testudo marginata» e un esemplare di «Testudo hermanni».

  

Ogni tartaruga era avvolta da nastro per pacchi per impedire i movimenti delle zampe. Pochi giorni dopo il primo ritrovamento, la Forestale ha sequestrato, sempre nella stessa società di spedizioni, un altro esemplare di «Testudo marginata», anche questo proveniente dalla Sardegna e imballato dentro un pacco postale. 

  

LA LIBERAZIONE - La reintroduzione delle prime cinque tartarughe è avvenuta a largo di Olbia, in un ambiente in tutto simile a quello da cui le tartarughe, a cui è stato inserito uni microchip, erano state prelevate. L'esemplare di «Testudo hermanni», invece, è stato liberato vicino a Sassari.

  

Stefania Cicco

    

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/14-ottobre-2013/tornano-mare-sei-tartarughe-destinate-traffico-illegale--2223479041743.shtml

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