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RUSSIA: ZIBELLINI IN UN ALLEVAMENTO MUOIONO DI FAME
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ZIBELLINI MUOIONO DI FAME IN ALLEVAMENTO RUSSO INVECE CHE MORIRE PER PELLICCE
22 mar 11
Migliaia di zibellini neri rischiano di morire di fame nei prossimi giorni in Russia a causa della crisi del più prestigioso allevamento del Paese
, la cui storia appare come una metafora della storia russa: dalla potenza zarista e sovietica alle speculazioni finanziarie del decennio scorso, fino alla costante tendenza ad abbandonarsi a volontà e poteri dei propri leader. Zar o presidenti che siano. L'allevamento al centro del caso è il
"Pushkinskij"
nei pressi di Mosca, una fabbrica di quell' "oro morbido" con cui sono fatte le pellicce di zibellino: fondato sotto Stalin nel 1928, era il più noto e grande dell'Unione sovietica e vi si allevano ancora, oltre ai pregiati "zibellini neri", anche visoni, volpi polari e - per un mercato più popolare - procioni e perfino puzzole.
Ad essere in pericolo per scarsità di mangime
sono anche questi zibellini dal lucido manto nero, frutto di 80 anni di incroci e selezioni: l'azienda ha accumulato debiti per 130 milioni di rubli, quasi 4,5 milioni di euro, che crescono al ritmo di 9 milioni di rubli al mese a fronte di utili per solo un milione. Manca il credito bancario, e beni immobili su cui far leva per ottenerne. Se entro una settimana non si troverà una soluzione, hanno avvertito al "Pushkinskij", sarà necessario sospendere la somministrazione di mangime, già razionato, e dopo due giorni inizierà la morte in massa degli animali come peraltro già avvenuto per una precedente crisi finanziaria l'anno scorso.
Un video mostra gli animali che saltano in maniera nevrotica nelle piccole gabbie di legno e, a causa dei razionamenti di cibo, uno su quattro è già stato dichiarato sterile.
Nell'articolo e nel video non si disquisisce sull'andamento del mercato mondiale delle pellicce o sulle modalità con cui vengono soppressi gli zibellini
per coprire facoltose signore, anche se si presume che la morte per fame sia peggiore. Quel che traspare chiara invece è la parabola di questo simbolo della Russia. All'inizio del Seicento lo Zar Boris Godunov, dato che questo mustelide viveva unicamente nel suo impero, per conferire prestigio alla sua ambasciata a Vienna le mise a disposizione 40 mila pellicce di zibellino, da usare come tangenti dell'epoca.
In seguito fu anche l'Unione Sovietica ad essere l'unico produttore mondiale e farsene vanto dando il destro agli sceneggiatori del film americano Gorky Park che ne fanno quasi dei 'protagonisti'. Poi arrivò il crollo del muro, la vittoria del capitalismo, e i problemi per l'allevamento Pushkinskij: come molte altre aziende divenne vittima di speculazioni finanziarie nel biennio 2003-2004, con raider interessati a lucrare piuttosto che a produrre, innescando la spirale di gestioni discontinue (nell'ultimo decennio è stato cambiato un direttore all'anno) e contrazione della produzione (da 500 mila a 22 mila animali, di cui adesso solo 7.500 zibellini).
Ora, in linea con la tendenza russa a cercare la soluzione dei problemi attraverso l'intervento di un 'potente', i dipendenti e abitanti della cittadina vicina all'allevamento hanno rinvolto un appello al presidente russo Dmitri Medvedev che però si è limitato a girare la supplica al ministero dell'Agricoltura il primo marzo.
La normativa impone che il ministero risponda entro un mese: troppo tardi per gli affamati zibellini.
Rodolfo Calò - (ANSA)
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