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ROMA (27 agosto) - Maltrattamento di animali, traffico di cani utilizzati per combattimenti clandestini e occupazione abusiva di immobili demaniali lungo gli argini del Tevere, all’altezza di Lungotevere della Vittoria, una zona bene di Roma. Gli agenti della polizia municipale del XVII Gruppo, diretti dal comandante Antonio Bertola, hanno sgominato una vera e propria banda di allevatori clandestini, che facevano vivere i cani in una sorta di “lager”. Appena in grado, i cuccioli (quelli utilizzati per il combattimento) venivano sottoposti a un allenamento intensivo: ore e ore passate a correre e ad azzannare e dilaniare tubi di gomma.
 
Tutti gli altri maltrattati, bastonati, e spaventati pronti per essere venduti nei campi rom. Secondo la Lav, ogni anno vengono spesi in scommesse su combattimenti di cani, almeno 775 milioni di euro. Ogni puntata va da un minimo di 250 euro a migliaia di euro se a combattere sono cani campioni. Da giorni gli uomini della municipale, coordinati dall’istruttore Marco Milani, effettuavano appostamenti con rilievi fotografici, confermando la presenza di cani pericolosi di razza rottweiler. E così la notte scorsa, gli agenti, non hanno perso tempo, sono scesi lungo l’argine del fiume a due passi da piazza Maresciallo Giardino, ed hanno sorpreso sette cittadini, tutti di nazionalità romena (sei uomini ed una donna), di età compresa tra i 22 ed i 65 anni.
 
Tre dei fermati hanno precedenti penali ed obbligo di firma per rapina. Vivevano suddivisi tra i locali dismessi, usati in precedenza per la manutenzione degli argini, ed il manufatto centrale che era una delle stazioni utilizzate per il servizio di linea lungo il fiume, trasformato anche questo in una sorta di “monolocale”. I cani invece, 4 adulti e 14 cuccioli, di cui 11 ancora da svezzare, erano tutti denutriti, segregati, senza acqua e cibo, in pessime condizioni igienico sanitarie.
 
La detenzione degli animali era in parte all’aperto ed in parte all’interno delle baracche addirittura in coabitazione con le persone. «Erano spaventati, affamati - raccontano gli agenti - Ecco perché siamo venuti attrezzati con del cibo adatto a loro. Si sono fatti avvicinare da noi pur essendo estranei, mentre passavano i loro aguzzini però erano terrorizzati. Anche quelli utilizzati per i combattimenti, se denutriti, in alcuni casi, fanno gioco per le scommesse, insomma carne da macello. Le indagini andranno avanti anche per capire dove effettivamente avvenivano gli incontri e a chi sono stati venduti quelli che non abbiamo trovato ma fotografato nei giorni scorsi».
 
Gli stessi aguzzini hanno dichiarato che i cuccioli da svezzare erano pronti anche per essere venduti ad alcuni campi nomadi della Capitale, utilizzati per attirare ed intenerire i passanti quando chiedono l’elemosina. Bocche cucite invece sulla sorte dei cani adulti e sulla mancata presenza dei rottweiler fotografati in precedenza. Tutti sono stati denunciati per occupazione abusiva di edifici pubblici e tre anche per maltrattamento di animali.
 
 di Elena Panarella

 
Il Messaggero

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