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27 OTTOBRE 2010
 
Muratella, cani e gatti maltrattati, si va verso il processo
 
 
 
28 OTT 2010 - Roma - Animali denutriti e ammassati dentro gabbie fatiscenti. Una condizione di degrado comune a cani e gatti del canile comunale della Muratella. È l’accusa mossa dalla Procura di Roma alla responsabile del canile, Simonetta Novi, presidente dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese, che rischia di finire sotto processo per maltrattamento di animali. Il pubblico ministero Maria Bice Barborini, titolare dell’inchiesta, ha infatti chiuso le indagini nei confronti della Novi e di Ilaria Zagaria, responsabile dell’area gatti.
 
La chiusura delle indagini prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Secondo l’accusa, 14 gatti e un cane meticcio sarebbero stati chiusi dentro gabbie troppo piccole. Le imputazioni della Procura si allargherebbero anche al regime alimentare riservato agli animali che sarebbe stato insufficie nte rispetto alle esigenze previste per cani e gatti. Le accuse sono contenute in una relazione dei Nas che lo scorso gennaio sequestrò 20 gatti ospitati nella struttura della Muratella dopo aver riscontrato alcune inadempienze nella gestione del canile. In particolare, i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma avevano riscontrato condizioni “non idonee” a tenere in cattività gli animali a causa del sovraffollamento nel canile. Nel rapporto i Nas sottolinearono che i cani e i gatti erano stati trovati puliti ed in buone condizioni. In ogni gabbia erano stati posti ciotole con dentro acqua e cibo.
 
Tuttavia il problema era il sovraffollamento del canile che avrebbe impedito di procedere al ricambio delle celle previsto ogni 6 ore. E altro punto critico segnalato nella relazione sarebbe stato l’assenza di un alternanza per gli animali della luce della notte e del giorno, essendo state messe le gabbie lontano dai luoghi pr evisti per la prima degenza. Una situazione critica causata principalmente dal sovraffollamento della struttura della Muratella nata per ospitare circa 400 animali, ma costretta ad accoglierne 750 tra cani e gatti. Il giorno del sequestro dei 20 gatti, I Nas trovarono i felini in una stanza diversa da quella prevista dal regolamento. Una inadempienza dovuta alla capienza della struttura sottostimata rispetto alle esigenze reali. La gestione del canile della Muratella è assegnata all’Associazione Volontari Canile di Porta Portese come previsto dal Comune di Roma.
L’inchiesta è partita in seguito ad un esposto di un negoziante seguito da una denuncia del Partito ambientalista europeo. «I gatti sono stati trovati puliti e muniti di opportuna documentazione – afferma Simona Novi, presidente dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese – Gli animali erano fuori posto perché nel canile non ci sono spazi. Il problema è stato segnalato al Comune dal 2008. La procedura firmata dal Comune e dalla nostra associazione prevede che, una volta stabilizzati, i gatti devono essere trasferiti all’interno della rete dei gattili in dotazione al Comune. Questo perché il punto di primo soccorso gatti della Muratella, unico a Roma, può accogliere al massimo 25 gatti. Per due anni i trasferimentI erano stati interrotti e siamo stati costretti ad accogliere animali che avevano bisogno di cure. I luoghi d’accoglimento sono salubri, anche se non all’interno del punto di primo soccorso».
 
di Giulio De Santis

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