23 Marzo 2010

   

Cari tutti,

 
il gattile di Porta Portese a Roma, aperto nel 2005 e gestito dall'Associazione Arca, per conto del Comune di Roma, versa in gravissime condizioni strutturali a causa della mancanza di fondi necessari alla ristrutturazione delle strutture.
Il gattile, unico luogo sul territorio dove i gatti abbondonati e gravemente malati della capitale possono trovare rifugio ed essere accuditi e curati, sorge nelle strutture dell'ex canile mucipale di Porta Portese.

 
Nonostante le continue richieste e i diversi solleciti per convincere il Comune e la Regione ad intervenire per la sua risistemazione, nulla in questi cinque anni è stato fatto e ora si parla addirittura di chiudere il gattile, dove sono alloggiati e curati circa 250 gatti.

Vi chiediamo pertanto di scrivere al Sindaco e ai Funzionari preposti, perchè pongano immediatamente rimedio a questa situazione.

Di seguito trovate un testo con le richieste da presentare e gli indirizzi a cui inoltrarlo nella speranza che finalmente ascoltino la voce dei gatti di Roma e di chi li ama e se ne prende cura.

Grazie di cuore dai Volontari e sopratutto dai nostri mici pelosi.

 

Corpo dell'email:

 

Egregio Sindaco di Roma Gianni Alemanno,

 

in qualità di cittadino/a di Roma, attento/a difensore non solo dell’imprescindibile diritto alla sicurezza sul luogo di lavoro ma anche e soprattutto sostenitore dei diritti degli animali e in particolare del gatto riconosciuto “come simbolo della città, patrimonio bioculturale e cittadino della capitale” dalla stessa normativa comunale chiedo che venga risolta, definitivamente e in modo adeguato, la situazione del gattile comunale di Porta Portese.

 

Sono anni, infatti, che la struttura, che accoglie circa 250 gatti la maggior parte dei quali è malata o portatrice di handicap, giace in una situazione di abbandono, tanto che negli ultimi mesi sono avvenuti dei distacchi di intonaco dal soffitto, oltre ad esserci fili elettrici scoperti, il riscaldamento e l’elettricità che saltano ogni volta che piove, per non parlare del pericolo della caduta di rami dagli alberi che non vengono potati da circa sette anni. A ciò si aggiunga il fatto che è stata disattivata la linea telefonica e, benché necessario, non c’è neppure un microscopio a disposizione.

 

Tutto ciò rende impossibile accettare ulteriori ritardi per mettere in sicurezza la struttura, e per i lavoratori e per i felini, ed anche per risolvere i problemi dei gatti malati, i quali hanno bisogno di una presenza quotidiana di un veterinario oltre che della ASL di competenza che si occupi di effettuare analisi, radiografie e visite specialistiche.

 

Pertanto ritengo indispensabile e doveroso che vengano prese le necessarie misure economiche, grazie all’intervento del Comune, della Provincia o della Regione, per gli interventi tecnici e sanitari al fine di tutelare il benessere e la vita di coloro che vi lavorano prendendosi cura con amore dei gatti nonché dei gatti stessi.

 

Con i migliori saluti

Indirizzo destinatario email diretto (A): sindaco@comune.roma.it, gianni.alemanno@libero.it

 

Indirizzi destinatari email per conoscenza (CC):

fabio.delillo@virgilio.it,

andrea.depriamo@comune.roma.it,

ld.gabinetto@comune.roma.it,

antonio.lucarelli@comune.roma.it,