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Roma, dicembre 2012 - Prima le colonie feline di piazza Argentina e di Porta Portese. Poi lo sgombero del parco-canile ex Poverello. Per gli animalisti romani la misura è colma e sotto accusa c'è la politica del Campidoglio nei confronti della tutela degli animali.
Nonostante le rassicurazioni e le prese di posizione, i giorni passano e di soluzioni non si vede l'ombra. Per i gatti di piazza Argentina si parlava di una sistemazione definitiva (non è dato sapere quale) entro dicembre. Per Porta Portese si è discusso di uno spostamento indolore che, però, non si è concretizzato. Infine, lo sgombero del canile ex Poverello al quale i volontari si sono opposti strenuamente occupando la struttura che ospita circa 160 cani, perlopiù tutti malati o anziani.
Per loro era stato deciso, in Campidoglio, una ricollocazione presso altre strutture, magari in gabbie e lontani dai volontari con i quali sono abituati a interagire. Il Comune aveva giustificato la decisione con i pericoli che corre il parco-canile, troppo vicino al Tevere. Obiezione contestata dagli animalisti e dai volontari.
Adesso, in attesa di decisioni e prese di posizioni chiare, scende in campo anche la Lav, la Lega antivivisezione. La Lav ha chiesto che sia convocata urgentemente una Conferenza di Servizi per scongiurare la chiusura delle oasi feline e del parco canile. Sotto accusa, per la Lav <la politica capitolina degli ultimi cinque anni in materia di diritti degli animali e prevenzione del randagismo>, che ha riportato la città <alle condizioni del 1993>.
Per rendere lo spaccato della situazione romana la Lav cita i <tre cambi di direttori dell'UdA-Ufficio Diritti Animali>, <la totale delegittimazione dell'UdA>, <l'allontanamento di personale esperto in altri uffici>, <la chiusura di servizi di estrema utilità e ora il tentativo di chiusura delle Oasi feline di Torre Argentina e Porta Portese e del Parco Canile ex Poverello>. Secondo la Lav a Roma vi è una <sostanziale latitanza di una vera volontà politica. Tante promesse e tante parole ma i fatti parlano da soli>. Gli animalisti promettono battaglia: il Campidoglio è avvertito.
A stretto giro è arrivata la risposta del sindaco di Roma, Alemanno. <Martedì pomeriggio ho visitato la colonia felina di Torre Argentina, sono stato dall'associazione e ho visto il luogo di ricovero dove vengono tenuti anche i gatti che hanno qualche problema sanitario. Si tratta di un'opera meritoria, storica, bella, questi gatti non possono essere messi in discussione, come abbiamo già ripetuto altre volte: guai a chi tocca i gatti di Roma>.
Le parole sono del sindaco e sono contenute nel video <La colonia felina di Torre Argentina non è in discussione> che è online sul blog ufficiale di Gianni Alemanno http://duepuntozero.alemanno.it . <Questi gatti - spiega Alemanno nel video - sono parte della storia di Roma e coloro che li aiutano devono essere ringraziati e aiutati da tutti noi. Si tratta di persone che hanno una grande passione e un grande amore per gli animali e fanno un servizio per la nostra città>.
<Quindi - ha concluso il sindaco di Roma - stiamo spiegando alla Sovrintendenza che si possono fare degli aggiustamenti, i beni culturali vanno rispettati, ma non si può allontare questa associazione culturale, come non si possono toccare i gatti. Quindi da questo punto di vista troveremo una soluzione in base a cui la colonia felina e chi li aiuta non se ne dovranno andare>.
Lorenzo Gallitto
http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Lazio/Roma-Alemanno-Guai-a-chi-tocca-i-gatti-la-colonia-di-Torre-Argentina-resta-dove_313959540086.html