23 Settembre 2013 - RIETI - Sale il numero dei cani avvelenati al Macelletto, nella frazione di Case San Benedetto e cresce la paura. L'ultima vittima, caduta nella trappola dei bocconi avvelenati, è un cucciolo di circa tre mesi. Si era allontanato da casa per 15 minuti, il tempo di fare un giro lì intorno e far rientro nell'abitazione. Fatale la tentazione di quell'esca, gettata non si sa bene dove, né da chi, né spinto da cosa, che lo ha portato nel giro di poche ore alla morte. I proprietari lo hanno trovato, ormai privo di vita, dietro una siepe, nel giardino di casa.

La rabbia è tanta, così come il dolore. Ma c'è anche una forte preoccupazione, ora, a farsi strada tra i residenti, non solo per l'incolumità di altri animali nella zona, ma anche e soprattutto per problemi di sicurezza e igiene pubblica. Perché quelle polpette killer, che fino ad oggi hanno dato la morte in quella zona a 7 cani e 8 gatti padronali, potrebbero finire incautamente nelle mani di qualcuno, in primis di bambini.

La caccia alla mano killer è scattata. Oltre alle denunce, che stanno prendendo forma in questi giorni, l'attenzione sul triste fenomeno dei bocconi avvelenati, che sta colpendo vari angoli della città (3 cani morti in poco più di una settimana tra Piazza Tevere e Campoloniano), viene mantenuta alta anche sui social network. Un modo per rompere il silenzio, che troppo spesso alimenta chi sottovaluta questa diffusa pratica criminosa, chi magari vede e non denuncia o sa ma non parla. Alzare il velo su questo atto di crudeltà è un primo, grande, passo.

 
Ed è quanto ha fatto, in modo singolare, il proprietario del cucciolo ucciso, affiggendo in tutta la zona un manifesto, stampato ad hoc, con su scritto: «Grazie, a lui che con molta premura e applicazione si prodiga per estinguere la razza canina e felina nel nostro paese».

http://www.ilmessaggero.it/RIETI/rieti_cani_gatti_avvelenati_macelletto/notizie/329438.shtml