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QUANDO IL GATTO VOLA DALLA FINESTRA

Avete mai sentito parlare del gatto paracadutista? Si chiamava Jacky e viveva a New York, tanto tempo fa. E' passato alla storia della medicina veterinaria appunto come "Jacky , the skydiver" (Jacky, il paracadutista acrobatico) perché l'ospedale veterinario, di cui era diventato un habitué, lo aveva soccorso già sette volte per la stessa identica emergenza.

Acrobata recidivo - Jacky era caduto sette volte dal quindicesimo piano di un grattacielo di Manhattan e, a parte qualche osso fratturato, qualche dente perso sull'asfalto, la milza spaccata in due, il pneumotorace e altre pinizllacchere del genere, insomma Jacky ce l'aveva sempre fatta.

Il triste epilogo - L'ottava volta gli è passato sopra un camion, altrimenti forse ce l'avrebbe fatta ancora. D'altronde aveva largamente abusato delle sue sette vite, sfidando chi sostiene che i gatti ne abbiano nove. Jacky è l'esempio lampante che hanno ragione quelli delle "sette".

L'istinto cacciatore - Cadere dal 15° piano, nelle nostre città, è più difficile che a Manhattan, ma la caduta del gatto dal balcone è un classico, soprattutto d'estate, quando le finestre sono aperte e Silvestro si avventura sul cordolo del balcone digrignando i denti nel vedere quel malefico merlo che lo prende in giro da una settimana svolazzando e cinguettando a pochi metri, sui rami del platano.Se il ramo è lontano è molto probabile che desista dalla caccia, ma se il ramo è vicino al balcone, l'atavico istinto prende il sopravvento e non è difficile che si avventi sul pennuto con l'unico esito di cadere, ramo su ramo, fino a terra, mentre l'uccello si è già involato e guarda quello"stupido" felino dall'antenna della casa.


I voli felini - Per ragioni troppo lunghe da spiegare è più pericoloso, per un gatto cadere dal terzo piano che non dal sesto. Mi ricordo perfettamente di un gatto caduto dal nono piano che si era rotto il palato. Per il resto non si era fatto niente. Il vero pericolo non sta tanto nell'altezza, quanto in quello che trovano sotto.
Se atterrano su di un pratino all'inglese state tranquilli che non si fanno niente, al massimo si fessurano il palato o si possono incrinare il bacino. Se atterrano sulla palladiana o sull'asfalto i danni aumentano. Se sbattono contro i gradini di una scala allora la cosa può diventare veramente pericolosa, talvolta mortale.

I possibili danni da caduta - Molta gente pensa che, quando il gatto perde sangue dal naso, si debba già cominciare a scavare la fossa. In realtà è solo una vecchia credenza. Normalmente la prima cosa che capita è proprio che il gatto si danneggi le delicate strutture nasali e perda sangue dal naso. Facilmente poi si aprirà una fessura nel palato superiore.

Al pronto soccorso - L'importante, in questi casi, è correre subito dal veterinario perché le contusioni interne sono le più subdole. A volte sembra che il gatto non si sia fatto niente e magari sta perdendo sangue internamente. Non perdete la testa dunque, ma neanche il buon senso. Stendete un panno, appoggiateci il para delicatamente sopra, caricatelo nel baule della macchina (non nell'abitacolo) e dritti di corsa dal veterinario.

Oscar Grazioli

http://animali.tiscali.it/veterinario/articoli/2008/febbraio/cadute_dei_gatti_008.html


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