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PORTO ERCOLE. Nei giorni scorsi la Lav aveva denunciato la morte per avvelenamento di tre gatti di una colonia felina a Giuncarico. Poi i corpicini di due mici sono stati trovati senza vita a Caldana. Ora anche Porto Ercole sembra essere protagonista di quello che potrebbe, il condizionale è d'obbligo, essere un fenomeno di emulazione.
 
Però a differenza dei casi dei giorni scorsi, in questo un proprietario c'è e si chiama Lucilla Bartoli. Qualche giorno fa, la donna che alleva anche alcune razze di felini, ha trovato i suoi mici in pessime condizioni. Così pessime, che poco dopo sono morti. L'allarme per l'avvelenamento dei gatti sta suonando quindi in tutta la provincia, da nord a sud. L'ultimo episodio, a Porto Ercole.
Vittime, i mici allevati con cura da Lucilla Bartoli. Da sempre la donna ha la passione di allevare gatti, alcuni anche di razza. Li accudisce nella sua abitazione che si trova vicina al campo sportivo di Porto Ercole, più precisamente in località il Ceciaro.
Si prende cura di loro, ci gioca, li coccola. Li adora, quei gatti. Che però, qualche giorno fa, hanno cominciato a morire. Una storia cominciata poco meno di una settimana fa, quando al mattino la signora Bartoli ha scoperto che alcuni dei suoi felini accusavano dei sintomi strani e si comportavano in maniera diversa dal solito.
 
Li ha trovati con la bava alla bocca e con continui conati di vomito. All'inizio ha pensato al fatto che potevano aver ingoiato qualcosa che aveva fatto sentire loro male. Successivamente però, i mici hanno cominciato a morire. Uno per uno. Tutti nello stesso identico modo. Vista la coincidenza dei decessi nel nord della provincia, Lucilla è andata subito dal veterinario, che ha subito pensato all'ipotesi più difficile da accettare.
E cioé, che quei gatti siano stati avvelenati da qualcuno. Lucilla Bartoli, dopo la conferma da parte del veterinario, ha deciso di andare dai carabinieri di Porto Ercole e sporgere denuncia. Toccherà loro, nelle prossime ore fare tutte le verifiche del caso, anche perché trattandosi di proprietà privata, regolarmente recintata, l'avvelenamento preoccupa molto l'appassionata di felini. Chi ha ucciso i suopi gatti, è entrato comunque nel giardino di casa sua.
 
E proprio per questo, la signora si sta informando per installare un sistema di videosorveglianza ed evitare così che i suoi mici possano essere avvelenati di nuovo. Ad oggi infatti, sono stati uccisi dodici gatti. Mici che erano in perfetta salute. Mici che erano ancora molto giovani. Mici che sono morti tutti nella stessa identica maniera.
Presentando gli stessi identici sintomi. In totale la signora Bartoli possiede circa trenta gatti, tutti giovani, che vivono praticamente come gatti domestici. L'ultimo micino è stato trovato morto ieri mattina e aveva appena pochi mesi di vita. Un altro decesso, che va ad aggiungersi a quelli dei giorni scorsi. In totale i mici che sono morti alla signora, ora sono 12. Troppi perché questa situazione non abbia creato un allarme in tutti i possessori di gatti di Porto Ercole. Gabriele Carotti

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