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1 marzo 2013 - Nelle scorse ore una fine orrende è toccata ad Argo, un pastore tedesco e a una cagnetta. I due animali sono stati trovati privi di vita in via Leonardo Sciascia, nei pressi del quartiere Ciuccafa. Qui la maggior parte dei residenti aveva di fatto adottato le due bestiole, anche se altre persone avevano assicurato che per i due cani a spasso per il quartiere i giorni sarebbero stati contati. E così è stato.
   
A scoprire prima Argo agonizzante e poi la cagnetta sono stati alcuni ragazzi, i quali hanno immediatamente telefonato ad Assuntina Dani Rametta. La donna che da anni si occupa degli animali meno fortunati è giunta subito a Ciuccafa, ma solo per assistere alla morte di Argo dopo un'allucinante agonia, dovuta all'ingestione di chissà quale veleno.
 
Stessa sorte è sopraggiunta per la cagnetta, anch'essa avvelenata dalla stessa sostanza utilizzata per uccidere il pastore tedesco. La morte dei cani in circostanze drammatiche e comunque violente non accenna ad avere una sosta. Basti pensare ai cani sepolti vivi negli anni scorsi, o gli altri esemplari avvelenati dopo la loro reimmissione nei quartieri, al termine delle opere di sterilizzazione da parte dell'Asp. E poi come dimenticare la morte del cagnolino volato dal quinto piano di una palazzina dell'altipiano Lanterna, durante i botti della notte di San Silvestro.
 
Questo sterminio inarrestabile di cani ha pochi precedenti nella cittadina marinara. Neanche nel periodo in cui le strade erano popolate da centinaia di randagi c'era una simile moria di bestiole. Adesso certa gente senza cuore ha deciso di «risolvere i problemi» a suon di polpette al veleno.
Assunta Dani Rametta ha deciso di sporgere una ennesima denuncia alle forze dell'ordine per quanto sta accadendo a Porto Empedocle, paese dove paradossalmente opera un canile adeguato, ma dove però certi cittadini cani in giro non ne vuole proprio vedere. La barbarie continua.

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