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 28 agosto 2012 - PONT CANAVESE. Ventotto cani (o forse ventinove), quattro gatti. I gatti e un gruppo di cani (quasi tutti di piccola taglia) erano costretti a vivere in uno scantinato buio, tra i loro escrementi e vecchi mobili. Condizioni spaventose. Un altro gruppo di cani (con una decina di cuccioli) era invece in un sottoscala.

«Una situazione da film dell’orrore», dicono senza mezzi termini alla Lac, Lega anti caccia, che ha sostenuto l’esposto dei cittadini e annuncia di volersi costituire parte civile nel procedimento penale nei confronti di M.G. L., 47 anni. L’uomo è infatti stato denunciato per maltrattamento di animali.

Nella casa di Pont, gli agenti del corpo forestale si sono presentati con un dispositivo di sequestro della procura della Repubblica di Ivrea. Provvedimento scaturito, appunto, da un esposto presentato dai cittadini. Con la Forestale, c’erano i carabinieri, l’Asl/To4, il canile di Caluso e i volontari della Lac. I cani (ne sono stati sequestrati 27) sono stati affidati al canile di Caluso, i gatti (due, al momento, quelli sequestrati) sono stati affidati ad un centro veterinario specializzato. Sono conciati malissimo, denutriti, sporchi, sofferenti e con piaghe.

I volontari della Lac sono decisi ad andare fino in fondo: «Vogliamo la certezza che davvero tutti gli animali siano stati catturati. Vogliamo che tutti siano salvi. Siamo preoccupati, in particolare, per i gatti. Ne risultavano quattro e vogliamo che tutti siano portati via». La Lac vuole di più: «Ci costituiremo parte civile nel procedimento penale aperto per maltrattamento di animali e ci batteremo, con i nostri legali, perché il giudice emetta un provvedimento che proibisca a questa persona di tenere ancora cani e gatti». Il tema, come la Lac ben sa, è delicato. Non esiste alcuna legge che vieti alle persone di tenere animali d’affezione. Anzi. È per questo che, con i loro avvocati, vogliono affrontare il problema. E non è tutto. Chiamano anche in causa il sindaco di Pont: «Ai sensi di legge, è responsabile del benessere degli animali presenti sul territorio comunale. E noi vigileremo. Ci risulta che questa situazione fosse nota da tempo, in paese».

Paolo Coppo, il sindaco, precisa: «La situazione era nota, certo, ma non credevamo ci fossero ventotto cani. Noi sapevamo di una decina di cani e, per un paio di volte, la polizia municipale, l’Asl/To4 e il canile, siamo andati per prendere quegli animali, ma il proprietario, pur avendo concordato un appuntamento, non era in casa». Il sindaco dice che la situazione è precipitata in brevissimo tempo: «Ero all’estero quando sono stato informato che giravano immagini su quelle povere bestiole. A quel punto, ho sentito i carabinieri e la questione è stata risolta in 48 ore». E adesso? «E adesso - aggiunge - compatibilmente con quanto la legge ci consente, staremo attenti, per fare in modo che cose del genere non accadano più».

Paolo Salsotto è primo dirigente della Forestale: «La sensibilizzazione sulla salute e la tutela degli animali è importante e noi siamo pronti e disponibili a vagliare tutte le segnalazioni. La collaborazione dei cittadini è fondamentale. Abbiamo anche un numero di emergenza (1515). In alcune zone abbiamo anche sperimentato delle collaborazioni con buoni risultati con i servizi sociali, perché, molte volte, dietro a particolari situazioni c’è da affrontare un disagio più generale».

di Rita Cola

http://lasentinella.gelocal.it/cronaca/2012/08/27/news/la-cantina-un-lager-per-cani-e-gatti-1.5602377


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