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PASTORE TEDESCO UCCISO DALL'EX PROPRIETARIO
L'uomo avrebbe usato una pistola per finire l'animale. La Lega Nazionale per la difesa del cane si costituisce parte offesa. 

 
  
27 dicembre 2011 - La Lega Nazionale per la difesa del cane si è costituita parte offesa per l'omicidio di un pastore tedesco per mano del suo ex proprietario. A denunciarlo è stata la nuova proprietaria del cane, un pastore tedesco di 12 anni che l'uomo avrebbe affidato alla donna tempo prima; secondo quanto riporta la Lega alla stampa, l'uomo stava premeditando il gesto: avrebbe ucciso l'animale con una pistola che si usa per uccidere i maiali e avrebbe seppellito il cadavere nela proprietà di un suo conoscente.

L'uomo dovrà rispondere dell'accusa di crudeltà, con l'aggravante dei futili motivi: la legge 189 del luglio 2004 prevede che le associazioni animaliste, riconosciute di concerto dal Ministero dell'Ambiente possano rappresentare i diritti lesi degli animali in qualsiasi sede e grado di giudizio. La stessa legge introduce nel codice penale l'articolo 544 -bis, che prevede punizioni severe a "chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale" che secondo lo stesso articolo " è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi".

Nel caso in questione, il responsabile oltre a rispondere per il reato di cui all’ art. 544 bis c.p., dovrà vedersi contestata l’aggravante dei motivi abbietti o futili.

da voceditalia.it


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