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I liberatori dei gatti sono arrivati col buio. Hanno fatto un buco nella rete e li hanno dovuti proprio spingere fuori, perché neanche il felino più anarchico del mondo preferirebbe inoltrarsi di notte sull'asfalto di una tangenziale piuttosto che starsene tranquillo nella sua oasi accogliente. Ma tant'è. Quello che è successo l'altra notte dentro l'oasi felina adiacente al canile municipale «Lilli e il vagabondo» in strada Mercati è una di quelle cose strane e inquietanti che più ci pensi meno ne cavi fuori un perché. I fatti certi per ora sono quel foro praticato da qualcuno alla sommità della rete (in un punto neanche facile da trovare), quei sedici gatti costretti a una libera uscita forzata. Fuori tutti quanti, tranne quattro.
 
Ieri alle 8 quando è arrivata la veterinaria s'è accorta subito che l'oasi era semideserta. Volontari sguinzagliati per ore a cercare i gatti vagabondi: uno dopo l'altro li hanno recuperati nei campi adiacenti (un paio s'erano avvicinati pericolosamente al canile) e - cosa più importante - tutti salvi, nessuno finito maciullato dalle ruote di un'auto in corsa sulla tangenziale a due passi. Un pericolo reale, doppio: anche chi è al volante rischia grosso se un gatto gli attraversa la strada a tradimento.
 
Inaugurazione rinviata L'oasi felina è una nuovissima. Adiacente al gattile, dove approdano i gatti feriti e malconci dopo gli incidenti stradali; una volta curati, li trasferiscono nell'oasi in attesa che qualcuno si faccia avanti per l'adozione.
Questo posto è un gioiellino: ci sono due bungalow gialli che paiono casette vacanza con le cucce, una piccola cucina per chi prepara i pasti, un mini frigorifero per le cibarie. Avrebbero dovuto inaugurarla a giorni, ma ora il taglio del nastro probabilmente salterà. E' stata presentata una denuncia contro ignoti ai carabinieri di San Pancrazio. Roberta Tagliati, responsabile del canile-gattile, annota un'altra stranezza successa venerdì sera: «Verso le 21,30 un nostro incaricato ha notato che il cancello era aperto, la luce accesa all'interno della sala riunioni ed è più che certo che alle 19 era stato regolarmente tutto chiuso: cancelli e sbarre». Avvertita la polizia municipale, venerdì sera era andata a farci un giro: la luce era effettivamente accesa, il cancello aperto, ma nessun segno di effrazione. Sembrava finita lì, poi però poche ore dopo è arrivata la «liberazione».
Altra coincidenza: nell'oasi non c'era neanche un gatto fino a lunedì scorso, le avanguardie sono arrivate in questi giorni perché stanno facendo lavori nel gattile. Chi ha tagliato la rete evidentemente lo sapeva, è qualcuno che in qualche modo tiene monitorata la struttura. Anche l'inverno scorso s'erano trovati i cancelli aperti alla mattina. Fino a fine gennaio i passaggi delle pattuglie della municipale erano stati regolari, poi tutto pareva esser tornato tranquillo. Ora i vigili assicurano che torneranno a sorvegliare .
 
Escalation di vandalismi «Sono già dieci giorni che tutte le mattine scopriamo un nuovo atto vandalico», s'alza una voce tra i volontari. Buchi nella recinzione, pannelli divelti. «E' un dispetto, una vigliaccata chissà di chi. E adesso se la prendono con i gatti, ma se un domani prendessero di mira anche il canile? C'è un cancello che sarei capace anch'io di saltare, basta aprire un catenaccio e l'animale è già fuori, e là ci sono anche i cani morsicatori. Una persona che fa cose del genere ha senz'altro problemi mentali, la situazione di pericolo è evidente. Da un sacco di tempo chiediamo le telecamere oppure un custode».
Arriva l'assessore Ieri pomeriggio l'assessore all'ambiente Cristina Sassi è arrivata a dare un'occhiata. «Le telecamere? Abbiamo già previsto di installarle nel piano triennale degli investimenti. Abbiamo lavorato per migliorare la struttura, ma francamente finora la sicurezza non pareva in cima alla priorità. Ora ci occuperemo anche di quella».
 
gazzettadiparma.it

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