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15 dicembre 2009 - La segnalazione era giunta al nucleo delle Guardie Zoofile della L.A.C di Padova ed indicava una situazione in cui un povero cagnetto anziano di piccola taglia risultava legato ad una catena corta e detenuto in mezzo alla sporcizia, al freddo, senza cuccia e con le zampe posteriori immobilizzate.
Le guardie si recavano quindi sul luogo in via Giarre a Lozzo Atestino e trovavano effettivamente quanto indicato dalla telefonata.
 
I proprietari si giustificavano adducendo che il problema motorio del cane era dovuto alla sua avanzata età e che in ogni caso avrebbero provveduto per migliorare la detenzione.
Le Guardie LAC non credendo alla versione rilasciata chiedevano un riscontro tramite un veterinario
e nel frattempo iniziavano a raccogliere testimonianze di varie persone che si lamentavano delle varie scene di percosse che erano costrette a vedere quasi quotidianamente verso il povero cane evidentemente ormai un “oggetto” non più desiderato.
 
Dal referto del veterinario risultava ciò che le Guardie avevano immaginato: rottura del bacino dovuto ad un calcio o ad una forte bastonata, corpo pieno di zecche e pulci.
Le Guardie a questo punto optavano per un sequestro d’iniziativa immediato per porre fine a queste angherie ed evitare così che si arrivasse ad un aggravarsi dello stato di salute dello stesso.
 
Con un blitz, accompagnati dai Carabinieri della caserma di Lozzo Atestino, sequestravano il cane.
Qui lo trovavano legato ancora alla catena nonostante i forti dolori ed al freddo senza riparo nonostante il veterinario si fosse raccomandato di tenerlo al caldo per favorire la guarigione vista l’ipertermia conseguente alla lesione.
Il sequestro veniva convalidato subito dal P.M di turno, Dott.ssa Canova. Della Procura della Repubblica di Padova.
 
Il povero cagnolino ora è stato affidato ad una famiglia che lo sta curando con amore, sentimento che fino ad ora non aveva mai ricevuto dagli umani. 
 
Animalieanimali.it

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