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OTRANTO: SALVO IL CANE GETTATO DALLA SCOGLIERA
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18 maggio -
Un cane viene abbandonato e gettato nel mare ma viene salvato da un volontario Enpa che si tuffa in acqua e lo riporta riva.
Ennesimo, agghiacciante episodio di maltrattamento ai danni degli animali nella città di Otranto (Lecce): ignoti hanno gettato in mare un cane, un meticcio incrociato con un pastore tedesco, scaraventandolo da una scogliera adiacente al centro cittadino, situata nei pressi del faro.
Dopo un volo di circa sei metri – durante il quale l’animale ha urtato ripetutamente contro le rocce riportando gravissime ferite alla parte posteriore del corpo – il meticcio è precipitato in mare.
Stando a una prima ricostruzione, nel vano tentativo di riguadagnare la riva il cane avrebbe lottato disperatamente per molte ore contro le onde e le correnti marine.
Giunto ormai allo stremo delle forze, l’animale era probabilmente destinato ad annegare se una residente, allarmata dai quei continui guaiti provenienti dal mare, non si fosse accorta della sua presenza. La donna ha allertato i vigili urbani, i quali a loro volta hanno chiesto
l’intervento di Umberto Lanzilotto, responsabile della sezione Enpa di Otranto, che, senza esitare, si è tuffato in acqua per raggiungere il cagnolino.
“A giudicare dallo stato in cui l’abbiamo trovato – racconta Lanzilotto descrivendo il salvataggio –
il meticcio doveva trovarsi in acqua da almeno sedici ore.
Non appena mi ha visto ha iniziato a guaire ancora più forte facendo appello a tutte le sue energie residue per raggiungermi”.
Uno sforzo reso ancora più probitivo dalla paralisi pressoché totale delle zampe posteriori, fratturare durante la caduta, e dalle gravi lesioni alle zampe anteriori.
“Non appena sono riuscito ad avvicinarmi al cane – prosegue Lanzilotto – l’ho assicurato a una pettorina e trascinato a riva, dove lo attendeva l’ambulanza del veterinario. Nelle prossime ore capiremo se l’animale riuscirà a sopravvivere alle gravi ferite”.
Episodi di questo tipo, a Otranto, non sono inconsueti
.
“Negli ultimi due anni – conclude Lanzilotto - purtroppo siamo già al terzo caso di un cane gettato dalla scogliera.
Stavolta l’animale è stato fortunato che qualcuno si sia accorto della sua presenza. Questo tratto di costa, infatti, è poco abitato, la visibilità è scarsa e la sagoma dell’animale difficile da distinguere rispetto al mare. Ignoro chi possa essere l’autore di un gesto tanto crudele, posso però assicurare che
io e gli altri volontari della Protezione Animali faremo del nostro meglio per individuarlo e assicurarlo alla giustizia”.
animalieanimali.it
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