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20/10/2011 h.19:24 - Zoo Safari nelle strade di una boscosa contea dell’Ohio: tigri del Bengala, leoni, ghepardi, orsi grizzly, lupi e altre belve feroci si sono dispersi nei campi, nelle fattorie o nei giardini della zona e a seguire le loro tracce si sono lanciati lo sceriffo e i suoi uomini, armati di fucili d’assalto. Nonostante le immediate proteste degli animalisti, le autorità locali non hanno utilizzato armi soporifere uccidendo brutalmente diversi animali.
Il selvaggio e estemporaneo scenario da savana è emerso quando un certo Terry Thompson ha aperto ieri pomeriggio una cinquantina di gabbie del suo zoo privato, il “Muskingum County Animal Farm”, a Zanesville: nel giro di poco tempo, il telefono dello sceriffo Matt Lutz è stato intasato da chiamate di suoi concittadini che riferivano terrorizzati di aver avvistato o incrociato più o meno da vicino animali feroci di ogni tipo, ma anche cammelli, giraffe, scimmie e altri animali esotici. Lo sceriffo ha capito immediatamente che all’origine ci doveva essere Thompson, una sua vecchia conoscenza, proprio a causa dello zoo che già in passato aveva creato problemi, e ha mandato quindi di corsa una pattuglia a vedere. L’uomo però è stato trovato morto. Con intorno diversi dei suoi animali, che ruggivano, e che sono stati subito abbattuti ferocemente. È cominciata quindi la caccia. L’ordine impartito dallo sceriffo è stato fin troppo chiaro: «Sparare per uccidere».
Non è invece chiaro come sia morto Thompson, che aveva 62 anni. Probabilmente suicida, secondo quanto ha detto il sindaco della cittadina. Quello che sembra certo è che comunque le gabbie le ha aperte lui. Ha lasciato sotto chiavistello solo i grandi primati, scimpanzè e orangotango.
Nel corso della notte, lo sceriffo e suoi uomini hanno avvisato la popolazione, esortandola a rimanere barricata in casa, e hanno disposto la chiusura delle scuole. Hanno anche messo grossi cartelli luminosi sull’autostrada, invitando gli automobilisti a fare attenzione e a non scendere in alcun caso dalle auto. E’ poi iniziato il pattugliamento di tutta la contea, a bordo di furgoni pick-up.
Entro l’alba, nonostante la pioggia, hanno rintracciato e ucciso un ventina di fiere: «grossi gatti», come li ha definiti qualcuno, in realtà almeno un grande leone maschio e alcune femmine, alcune tigri e anche un grizzly, che prima di morire ha fatto in tempo ad aggredire il vice sceriffo, senza gravi conseguenze. Nel frattempo si erano uniti alla caccia anche gli esperti del vicino zoo di Columbus, e invece delle pallottole vere si è iniziato ad usare grossi dardi pieni di sonnifero, per la soddisfazione di diversi gruppi animalisti che avevano protestato prontamente facendo sentire la loro voce.
Nelle ore successive un’altra quindicina di fiere sono state uccise o addormentate, e lo sceriffo Lutz è potuto andare in televisione ad annunciare con soddisfazione che, dopo la neutralizzazione di un pericoloso leone di montagna, il lavoro è stato quasi completato: all’appello mancano ormai solo un lupo e una scimmia.
IlSecoloXIX