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La denuncia dell'Oipa: erano in gabbie anguste, inaccettabili le loro condizioni di vita
Tigri rinchiuse nel canile, la Forestale dà loro una nuova casa
Gli otto esemplari - cinque adulti e tre cuccioli - erano stati sequestrati a Somma Lombardo
 
 
MILANO - Sono state trasferite dal servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato di Roma e Milano le otto tigri sequestrate lo scorso 4 febbraio a Somma Lombardo (Varese), dove si trovavano detenute illegalmente in un canile. Le tigri, cinque adulti e tre cuccioli, sono state affidate dalla Forestale al centro Crase del Wwf di Semproniano (Grosseto) e al Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte Adone (Sasso Marconi, Bologna), strutture dichiarate idonee dal ministero dell’Ambiente a garantire un maggiore benessere agli animali e la sicurezza della pubblica incolumità.

«RECLUSIONE FINITA» - Il Corpo forestale dello Stato aveva sequestrato gli esemplari per violazione delle norme che regolano la detenzione di animali considerati pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica perché il canile di Somma Lombardo dove erano custoditi era privo delle necessarie autorizzazioni.
 
«Gli animali - si legge in un comunicato diffuso dall'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) - sono stati per anni rinchiusi, senza mai uscire, in stabulari di misure inadeguate per garantire loro una vita accettabile. Le tigri non potranno essere recuperate alla vita selvatica ma, con oggi, finisce la loro reclusione e avranno modo di godere di ampi spazi e di stare a contatto con la natura».

19 febbraio 2009
 
corriere.it
     

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