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Casa Iacp occupata da animali. E nessuno alza una zampa
 
In un appartamento delle case popolari nel centro storico vivono - da abusivi - due cani, tre gatti e un coniglio nano, "depositati" lì molti mesi fa e lasciati in stato di semi abbandono. Lo Iacp non ha riassegnato l’alloggio, e i locali rimasti vuoti sono stati "occupati" dalla famiglia a quattro zampe, con grande fastidio dei vicini di casa di razza umana. Sia il Comune che l’Istituto Autonomo sono a conoscenza della situazione, ma incredibilmente non sono stati presi provvedimenti.
 
Larino. Sentite questa bella dichiarazione fresca di comunicato stampa: “Prosegue la politica del fare con tutta una serie di interventi di recupero del patrimonio edilizio, alcuni dei quali già avviati altri ancora da avviare, che renderanno adeguati gli alloggi popolari alle esigenze degli inquilini”. Chi l’ha detto? Il commissario straordinario dello Iacp Pierluigi Lepore, che da quando ha ricevuto l’incarico dal Governatore Iorio informa con frequenza pressoché giornaliera la stampa delle sue visite agli inquilini delle case popolari.
Per carità, sacrosanto dovere da parte di un commissario Iacp. E chissà che un giorno o l’altro, a forza di visite e “politica del fare”, il signor Lepore non s’imbatta nei più singolari ospiti che l’illustre Istituto Iacp del Molise possa vantare: due cani, tre gatti e un coniglio nano che come nella favola dei Musicanti di Brema abitano tutti assieme proprio in un appartamento dello Iacp, e senza il fastidio di dover condividere l’abitazione con gli umani.

Succede a Larino, e precisamente nel pieno centro storico. Qui, diversi anni fa, il Comune e lo Iacp decisero di rimettere a posto un edificio un po’ vecchiotto ma ricco di potenzialità, decidendo di ricavarci piccoli alloggi al piano terra da destinare agli iscritti nelle liste delle case popolari e un centro ludico al piano superiore, a disposizione dei cittadini più piccoli. Bellissima idea, che purtroppo come spesso capita dalle nostre parti viene iniziata con grandi proclami all’insegna del motto “la politica del fare” per stopparsi a metà dell’opera e finire nel dimenticatoio. Il piano terra, in ogni caso, viene miracolosamente ristrutturato e diviso in tre alloggi, concessi dallo Iacp ai cittadini che, secondo le graduatorie, ne avevano diritto. Tutto bene, fino a quando una delle tre famiglie, un paio di anni fa, lascia l’alloggio per andare a vivere altrove. Ed è stato così che una coppia mista, larinese lui romena lei, ha trovato la casetta ideale: cinquanta metri quadri di appartamentino e trenta di cortile. Insomma: cosa si potrebbe desiderare di più quando si devono sistemare due cani, tre gatti e un coniglio nano?

Proprio così: l’allegra famiglia a quattro zampe, che tanto allegra in fondo non è visto che patisce pure la fame causa latitanza dei padroni, abita da svariati mesi nell’alloggio, che lo Iacp nonostante la proverbiale carenza di case per i bisognosi ha dimenticato di riassegnare da quando è stato liberato. Immaginate la felicità delle altre due famiglie, costrette ad avere come vicini di casa cani, gatti e conigli che si lamentano spesso per mancanza di cibo, che strepitano altrettanto spesso, che riempiono il cortile di escrementi che nessuno va mai a pulire. Sì, perché l’intero appartamento e le sue pertinenze sono, ormai da un pezzo, esclusiva proprietà dei sei animali occupanti abusivi. I padroni? Chi li ha visti? «Qua non si vede mai nessuno, solo ogni tanto una signora che fa uscire brevemente i cani» raccontano i vicini, sconvolti dal persistere di una situazione che sembra ispirata direttamente a una barzelletta.

Il paradosso dei paradossi in questa vicenda animalesca? Che sia il Comune che lo Iacp, nelle persone degli autorevoli rappresentanti della “politica del fare”, sono stati da un pezzo informati dell’occupazione abusiva e sollecitati a darsi una mossa, complici le liste d’attesa per accedere agli alloggi agevolati che crescono a dismisura in questi periodi. La politica del fare, in questo caso, non ha ancora mosso un dito. Pardon, una zampa. (MiMi)
 
(Pubblicato il 23/09/2010)
PRIMONUMERO.IT

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