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24/08/2009 - Bei tempi andati quelli della ‘gabbianella’ e del ‘gatto’ di Luis Sepulveda, quando una gabbiana in punto di morte affida il suo uovo a un micio, facendogli promettere che insegnerà a volare alla sua creatura e quando tra i due nasce una splendida amicizia. Bei tempi, già. Da cartoni animati, aggiungerà qualcuno. Lontani da quanto sta accadendo a Milano, dove è in corso un contenzioso tra gatti e piccioni, finito addirittura in Tribunale. La storia è questa: c’è un gruppo di gatti randagi che vive nel quartiere Corvetto di Milano e viene accudita da anni da alcune anziane volontarie. La colonia felina è ‘in rotta’ , contrariamente  a quanto accade di solito, non con i residenti della zona quanto con uno stormo di piccioni che vivono nella zona.
 
Motivo del contendere: le ciotole del cibo dei mici, letteralmente assaltate ogni giorno dalle centinaia di volatili che planano sul mangime, ben otto etti di croccantini per gatti. Apriti cielo: i residenti della zona sono insorti: ma non contro i gatti, quanto contro le volontarie, ree, a detta loro, di attirare lo stormo di fastidiosi piccioni, portatori di sporcizia e malattie. Il caso, dicevamo, è finito sui tavoli del Tribunale degli Animali di AIDAA di Milano: "Si tratta di una situazione piuttosto ingarbugliata e allo stesso tempo quasi fantozziana per i poveri mici, che costretti spesso al digiuno sono anche incolpati di attrarre verso il palazzo i colombi affamati – spiega Lorenzo Croce, presidente dell’associazione AIDAA -. A parte l’aspetto curioso della vicendacome Tribunale degli Animali di AIDAA cercheremo di trovare la soluzione a questo problema, trovando il modo di conciliare il diritto della piccola colonia felina di vivere in pace, il diritto dei condomini di non aver fastidi dalla presenza degli animali senza però sacrificare i piccioni per i quali occorrerà, se del caso, chiedere alle Autorità competenti un intervento per attuare una politica di controllo delle nascite attraverso la distribuzione di mangime sterilizzante. Invitando anche coloro che in qualche modo avvicinano con il cibo, non certo quello dei gatti, i piccioni a ridurre la distribuzione di mangimi che avviene in maniera forse indiscriminata in un vicino allevamento di pollame, e che chiaramente richiamano stormi di piccioni affamati".
 
libero-news

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