MILANO - Nel momento in cui si deve riscattare un’eredità al momento in cui si verifica la scomparsa di un familiare capita spesso che anche i parenti che non si vedevano da tempo possano pensare di poter ricevere qualcosa e questo inevitabilmente può scatenare polemiche e litigi.

 
L’episodio che si è verificato però in questi giorni a Milano in seguito alla morte di un benestante residente del capoluogo lombardo è per certi versi sconcertante dato che si è scoperto che a ereditare un attico non è stata una persona a cui l’uomo era affezionato, ma bensì un gatto.

L’uomo fino a che era in vita abitava nei pressi di Porta Venezia a Milano e viveva insieme a cinque gatti, tra cui c’era il suo preferito chiamato Michele, un europeo dal pelo rosso,  ed è stato proprio a lui che è stato destinato un appartamento a Roma, una scelta fatta perchè i figli dello scomparso non avevano mai mostrato nel corso del tempo un grande amore per i suoi gatti da cui però lui non riusciva a separarsi.

 
Prima di morire il milanese aveva infatti pensato a ogni dettaglio e si è occupato quindi di cercare una famiglia a cui donare il gatto pensando che sarebbe finito in buone mani, un gesto che però i figli non riescono ad accettare e si stanno quindi muovendo per riportare a casa con loro l’animale.

Per cercare di evitare che potessero nascere ulteriori litigi si è però comunque riusciti a trovare un accordo che potesse accontentare entrambe le parti: i figli sono infatti tornati infatti a essere proprietari formali del gatto e questo dà loro il diritto di acquisire comunque l’attico, ma Michele continuerà a vivere con la sua nuova famiglia adottiva ed è per questo che saranno destinati anche 250 mila euro da utilizzare per il benessere del felino e che alla sua morte verranno devoluti a un gattile.

Ilaria Macchi

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