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30 GENNAIO 2013 - Sono in aumento le denunce dei cittadini: tre al giorno. «Codice rosso» per animali feriti, maltrattati, abbandonati: le segnalazioni dei cittadini saranno codificate come emergenze. Nasce, infatti, il nucleo tutela animali della Polizia Locale: un gruppo di agenti specializzato, coordinato dalla Centrale operativa, e formato ad hoc per intervenire e indagare su situazioni nelle quali la vittima è un animale. L’equivalente, in piccolo, del Nirda, il Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali del Corpo forestale dello Stato. Sono i numeri che già arrivano tutti i giorni alla Centrale operativa a far capire quanto alta sia la sensibilità dei cittadini: 1.063 segnalazioni lo scorso anno, tre al giorno. Senza contare quelle raccolte da associazioni che già operano sul territorio.

La stragrande parte di sos ha riguardato animali randagi (450), al secondo posto le denunce di «malgoverno e maltrattamento» (128) , oltre un centinaio le chiamate ai vigili per animali feriti e abbandonati e quasi altrettante per animali chiusi in appartamento per giorni. «La Polizia locale già interveniva, come è suo compito - spiega l’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli -. Ora abbiamo messo insieme una serie di competenze per andare nella direzione di una specializzazione». Spesso dietro ad un crimine o a un maltrattamento di animali si celano reati gravi nei confronti degli esseri umani. Ricca la letteratura in merito. «I reati contro animali sono una spia di un disagio ancora più profondo - aggiunge l’assessore al Benessere, Chiara Bisconti -. Ecco perché non vanno sottovalutati e, vista la sensibilità dei milanesi, avere un gruppo che sappia come trattare la materia era una esigenza che sentivamo molto forte».

Senza arrivare ai combattimenti tra cani e alle corse di cavalli clandestine,a Milano sono stati registrati casi di maltrattamento e di violenze su animali che, mutuando un termine usato in medicina, possono essere considerati «eventi sentinella». È il caso dei galli del Parco Nord, accecati con chiodi sparati da cerbottane, i gatti uccisi con lo stesso metodo barbaro alla Comasina, il cane trovato affogato nel Lambro, all’altezza di via Idro, con una pietra legata al collo, cani usati per il trasporto di droga e gettati poi nei canali irrigui delle risaie alla Barona.

La metropoli è crocevia di traffico di cuccioli, i cani vengono usati per l’accattonaggio, ci sono animali macellati clandestinamente. «È un impegno fondamentale - commenta Ermanno Giudici, presidente di Enpa Milano -. Un nucleo pur piccolo ma specializzato nei reati contro gli animali è un passo avanti rispetto allo stato attuale del servizio di repressione oggi a Milano, considerato un po’ figlio di un dio minore questo precetto è a vuoto». La legge 189 del 2004 ha introdotto pene più severe per i delitti contro gli animali. «Le guardie zoofile possono fare attività che si limita al soccorso e alla tutela, mentre la polizia locale ha poteri ampi e può fare verifiche a 360 gradi per esempio su un serraglio abusivo e su chi lo gestisce».

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/14_gennaio_21/animali-maltrattati-nasce-task-force-polizia-locale-indagare-49bf823c-82ad-11e3-9102-882f8e7f5a8c.shtml

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