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3 maggio 2010 - Morte per tossicita', aumento del rischio di cancro, mutazioni del dna, sterilita', apparato digerente troppo grande o troppo piccolo: sono alcuni degli effetti che possono subire gli animali, come pesci e uccelli, dal contatto col petrolio.
 
A spiegarlo e' Eva Alessi, tossicologa del Wwf. Per quantificare gli effetti di catasfrofi ambientali come quella che sta investendo la Louisiana, bisogna considerare molte variabili, quali il tipo di area colpita, le specie, la quantita' e le caratteristiche del petrolio, il tipo di costa.
 
''Gli uccelli marini sono le vittime piu' conosciute - precisa Alessi - Un effetto macroscopico e' la perdita di idrorepellenza del piumaggio, non consentendo piu' l'isolamento termico e provocando la morte per ipotermia. Per ripulirsi col becco ingeriscono il petrolio, che provoca gravi alterazioni agli organi interni''. Ma a subire gli effetti sono anche crostacei, molluschi e pesci, molti dei quali muoiono per tossicita' acuta degli idrocarburi e dei solventi utilizzati per la dispersione.
''Sono inoltre pregiudicate le loro capacita' di riprodursi - conclude Alessi - perche' vengono colpite anche le larve e le uova. Possono generare figli sterili, avere le pinne che non funzionano piu', l'apparato digerente che diventa piu' piccolo o grande, senza contare che il rischio di tumore aumenta significativamente''.
 
(ANSA) - AnimalieAnimali

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