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Malpensa - Successo per la sperimentazione a Malpensa dei "cash dogs", cani specializzati nell'intercettare il contante illecitamente trasportato. L'esempio britannico conquista le Fiamme Gialle a suon di risultati
 
Pecunia non olet, dicono. Balle: c'è chi la "sente" benissimo a naso. Ad esempio Robbie, il cane "antivaluta" di un apposito nucleo britannico giunto in questi giorni a Malpensa per "insegnare" una nuova specialità alla nostra Guardia di Finanza. In questa "tre giorni" appropriatamente chiamata "Pecunia Olet" e che si concluderà domani, Robbie si è mostrato implacabile nel riconoscere il contante nascosto nei modi più inverosimili, aiutando a identificare persone che stavano illecitamente tarsportando grosse somme di denaro contante da un paese all'altro attraverso l'aeroporto. Una vera specialità, presente solo in Gran Breatgna e in un altro paio di nazioni, quella dei cash dogs, abilissimi a scovare il contante. Chi non vorrebbe averne uno?

Entusiasti della collaborazione i colonelli della Guardia di Finanza Antonino Maggiore e Emilio Fiora, rispettivamente comandante provinciale e delle Fiamme Gialle di stanza a Malpensa, ma anche il direttore della dogana aeroportuale Ercole Esposito. Solo negli ultimi giorni, anche con la collaborazione di Robbie e dei colleghi inglesi dell'UKB&C (United Kingdom Border & Customs) Pete Flyer e Lisa Adams, i suoi addestratori e handler, sono stati sequestrati circa 200.000 euro in contanti. In un caso circa 120.000 euro sono stati trovati, proprio dallo spaniel inglese addosso a un personaggio già noto alle forze dell'ordine: «Ha fatto centro immediatamente, da promuoverlo brigadiere onorario sul posto» commentava compiaciuto il direttore Esposito.
Le normative proibiscono di portare oltre 10.000 euro in contanti con sè dall'aeroporto: le cifre eccedenti vengono sequestrate nella misura del 40% "a cauzione" del pagamento di successive sanzioni. I sequestri, poi, quando sono di notevole entità, possono preludere a indagini penali: non a caso ha voluto essere presente oggi anche il Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, Francesco Dettori.

«Durante il 2008 qui a Malpensa abbiamo sequestrato qualcosa come 350 chili circa di cocaina, con sequestri quotidiani» riferisce Maggiore, «ma anche una cifra in contanti che con gli ultimi sequestri si avvicina ai tre milioni di euro complessivi, con circa 1500 persone fermate per controlli. Dato che si tratta di una percentuale, questo significa che più o meno dallo scalo è transitata illecitamente una quantità di denaro che potrebbe aggirarsi sui quindici milioni». Asia e Africa sono le destinazioni prevalenti del denaro intercettato: circa metà di coloro che vengono "pizzicati" in uscita sono immigrati regolari in Italia, forse poco convinti dei sistemi bancari del paese d'origine, o poco pratici e non informati delle leggi vigenti. Notevole comunque, osserva il colonnello Fiora, è la preseza di persone, italiane e straniere, attive in ambiti criminali, dal traffico di droga a quello di clandestini, e che cercano di trasportare grosse somme senza lasciare traccia.

È la prima volta in Italia che si sperimenta l’utilizzo di unità cinofile contro il traffico di valuta. All'incontro odierno con la stampa hanno preso parte anche Mr. Colin Tennant, ufficiale di collegamento presso l'ambasciata britannica di Roma, e il viceconsole di Gran Bretagna a Milano Steven Anderson, che hanno sottolineato il valore dell'esperienza comune avviata, e lodato senza lesinare superlativi l'ospitalità ricevuta in terra insubrica. Anche il Procuratore Dettori ha rimarcato l'impotanza di azioni condivise per contrastare gli illeciti valutari, speso sintomo di attività criminali ampie ed articolate, e dunque d'interesse della magistratura.

Pertanto l'esperienza dei "cani antisoldi" sarà replicata anche in Italia, già dal 2009, annunciano gli ufficiale delle Fiamme Gialle: serviranno alcuni mesi per addestrare gli animali (quelli da caccia sono particolarmente adatti, per il fiuto e il buon carattere)
attraverso il gioco: una pallina da tennis è il premio per ogni "centro". Poi viene il tempo di mettere la pettorina ed entrare ufficialmente in servizio - e non a caso accanto a Robbie c'era anche Lucas, il miglior cane antidroga di Malpensa e dintorni a detta dei suoi compagni bipedi.
L’operazione “Pecunia Olet” è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il consolato generale britannico di Milano; il comando generale della Guardia di Finanza II reparto, il comando generale della Guardia di Finanza IV reparto (direzione veterinaria e cinifili) e l’ufficio di collegamento della United Kingdom Border & Customs presso l’ambasciata britannica di Roma.
 
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