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LIGONCHIO (R.E.): LE AQUILE REALI APPREZZANO L'APPENNINO
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LIGONCHIO (RE) - 26 maggio 2010 -
Un evento naturalistico eccezionale
ha avuto luogo sul territorio del Parco nazionale:
4 coppie su 5 censite di aquila reale hanno infatti nidificato in queste settimane.
Le uova sono prossime alla dischiusa. Un quadro che così illustra Mario Pedrelli, Responsabile della Lipu di Parma: «
Potrebbe sembrare un fatto normale, ma invece per le aquile non lo è affatto.
Perché - spiega l’esperto - questi rapaci non nidificano obbligatoriamente ogni anno e molti sono i fattori che, spesso, provocano annate anche susseguenti in cui alcune coppie non si riproducono».
Pedrelli è il responsabile del progetto, sostenuto dal Parco, «Aquila Reale» che si concluderà entro il 2010 e prevede il monitoraggio e la salvaguardia di questi esemplari. «Nidificare con frequenza e senza titubanze - afferma l’esponente della Lipu - è
certamente indice di qualità dell’ambiente
, oltre che la grande disponibilità trofica necessaria per l’allevamento dei giovani e la totale assenza di disturbo diretto: tali indicatori sono strettamente legati alla presenza di un’area protetta di assoluto valore come il Parco.
Questa nidificazione è avvenuta in un areale relativamente stretto per ospitare ben cinque coppie: in Appennino questi animali rari stanno bene
».
L’allevamento dei piccoli da parte delle famiglie durerà almeno tre mesi. E a un anno d’età saranno scacciati dai genitori dal territorio. «E’ quello il momento più critico: vagheranno per l’Appennino e impareranno a sopravvivere, e solo al 4º o 5º anno - spiega Mario Pdrelli - potranno riprodursi con un compagno o una compagna, sempre che trovino un territorio sufficientemente ampio da occupare che faccia al caso loro».
«
Finalmente nel nostro Parco questo eccezionale rapace sta trovando il giusto apprezzamento
- spiega Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano - siamo convinti che queste presenze offrano opportunità in chiave di importanti indicatori ambientali, ma anche di promozione del territorio».
LA GAZZETTA DI REGGIO
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