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Domenica per “Gli Incontri con l’Autore” Danilo Mainardi presenta “Il cane secondo me”

07 ott 11       


Un romanzo particolarmente chiaro e completo sul migliore amico dell’uomo che, anche grazie ai punti di contatto con la mente umana ha una “straordinaria” capacità di imparare a fare cose nuove, affettuoso, allegro, dotato di un vocabolario di 200 parole, dotato di una memoria imbattibile.
 
“Il cane secondo me” (Cairo Publishing) è il secondo volume presentato da “Gli incontri con l’Autore”, la rassegna culturale delle Fiere d’Ottobre promossa dal Comune di Sassuolo ed Sgp, con l’organizzazione ed il coordinamento di Roberto Armenia e il contributo di Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
 
Ospite della rassegna, domenica 9 ottobre a partire dalle ore 11 presso il teatro Carani con ingresso libero e gratuito, sarà il popolare Danilo Mainardi, molto conosciuto anche per le sue apparizioni a fianco di Piero Angela in Superquark, che presenterà il suo libro.
 
Un libro bellissimo, partecipato e sincero, che coniuga il rigore scientifico con una scrittura coinvolgente, poetica, che ne favorisce la lettura tutta d’un fiato, è dedicato “ai cani” della vita dell’Autore.
 
Molti, sono più volte citati, anzi sono tra i protagonisti; da Bibi, a Yu Tong, Gilda, Mimì, Nino, Rico, Ugo, al suo vecchio e amato Orso.
 
Il libro è ricchissimo di ricordi, citazioni di cani amati e “cantati” da grande pensatori come Socrate, da scrittori come Machiavelli, Verga e Sciascia. Tutti citano il “moderno cane corso”, robusto, fiero, che ha origini nell’antica Roma (per altri, origini celtiche), cane che, dal 1994, è divenuto ufficialmente la quattordicesima razza canina italiana. “Nel cane corso – ricorda Mainardi – forza, potenza e fierezza si fondono in una struttura agile e compatta”. “Armonia e scioltezza” ne fanno uno dei cani da difesa, da guardia (delle proprietà e del bestiame) più belli. Anche se il cane più bello (per Mainardi) è il Cirneco dell’Etna, tipico cane siciliano, dalle antichissime radici e parentele. Di una “bellezza perfetta”, con uno stile aggraziato, forma smilza, longilineo”.
 
Il libro , partendo dal particolare ci consente di allargarci all’universale , offrendoci un “romanzo” particolarmente chiaro e completo sul migliore amico dell’uomo.
 

In un tempo come il nostro in cui sempre più si riconoscono i meriti e le virtù dei cani (e dei gatti: con la nuova proposta di legge che si propone di cancellare i regolamenti condominiali contrari ai cani e ai gatti), un libro come questo è particolarmente utile per capire-assimilare l’importanza dei cani ( ed anche dei gatti, con i quali il cane sa “imbastire una raffinata e pacifica interazione”) .
 
E’ un atto d’amore e di fede per il cane che, secondo Mainardi, “altro non è che una persona diversa”. E’ un romanzo che ci consente di conoscere meglio e di più il cane , attraverso “la storia naturale e culturale della specie a partire dal progenitore lupo, accolto per primo nella famiglia umana, lontanissimo capostipite delle oltre quattrocento razze canine ufficiali, di oggi. Per non parlare dei cosiddetti meticci (alias bastardini o bastardoni che siano). Il libro ci fa conoscere ed apprezzare anche i 15.000 anni di addomesticamento dal lupo al cane sociale, intelligente, affettuoso che sa e vuole comunicare con l’uomo.


Sassuolo 2000


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