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Garbagnate Monastero (LC) APRILE 2010- È stato necessario l'intervento della polizia municipale e dei vigili del fuoco ma, fortunatamente, la singolare vicenda che nei giorni scorsi ha visto protagonisti due cuccioli meticci di circa trenta giorni d'età si è conclusa con un lieto fine.
 
I quattro zampe erano imprigionati in un canale di scolo in un'area poco distante dal cimitero del comune di Garbagnate Monastero. Provvidenziale è stato l'intervento di un ragazzino della zona che, allertato dai lamenti provenienti dal condotto, si è immediatamente rivolto agli agenti di polizia municipale, i quali, constatata la difficoltà delle operazioni di recupero, hanno successivamente provveduto a contattare gli operatori della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e i vigili del fuoco di Lecco e Merate.
 
Imbracato e dopo aver indossato un idrocostume, un vigile del fuoco si è dovuto calare nel cunicolo per cercare di raggiungere i cuccioli che, con ogni probabilità, erano stati volutamente gettati e abbandonati a una decina di metri dall'imbocco della conduttura, immersi in circa trenta centimetri d'acqua. Dopo circa mezz'ora (i piccoli, visibilmente traumatizzati, manifestavano paura e diffidenza) il soccorritore è riuscito a raggiungerli e a portarli in salvo. L'operazione di soccorso è stata tutt'altro che semplice, anche per via della conduttura che scorre in discesa ad una profondità di un metro e mezzo sottoterra. I due cuccioli, entrambi maschi, non avevano nessuna targhetta, né tantomeno il microchip per il riconoscimento. Una volta tratti in salvo sono stati affidati agli operatori della Lega Italiana per la Difesa degli Animali che li hanno trasportati presso un ambulatorio veterinario.
Fortunatamente i bellissimi cagnolini dal manto fulvo e dallo sguardo vispo si sono dimostrati anche forti e in buona salute e, a distanza di dieci giorni dall'accaduto, entrambi hanno trovato casa.
 
Tuttavia, la vicenda invita a riflettere sulla necessità di sensibilizzare l'opinione pubblica verso la cultura del possesso responsabile e di promuovere una nuova coscienza animalista che tuteli gli animali e i loro diritti. In tale direzione le istituzioni hanno promosso misure concrete - dall'obbligo del microchip e la conseguente registrazione dell'animale all'anagrafe canina, all'ordinanza che elimina la cosiddetta black list-, allo scopo di contrastare i fenomeni dell'abbandono e del randagismo.
 
Ma la storia dei cuccioli di Garbagnate Monastero offre anche uno spunto per fornire alcuni suggerimenti qualora dovesse capitare di soccorrere un cucciolo. Il primo passo da compiere è quello di contattare il servizio veterinario della Asl, i Carabinieri o la Polizia Locale del comune di ritrovamento. In questo modo sarà attivato il servizio di recupero dell'animale che, nell'immediato, verrà sottoposto ad una visita veterinaria allo scopo verificarne le condizioni di salute.
 
LA PROVINCIA DI LECCO

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