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Nelle strade ciotole con acqua per gli animali randagi, come si faceva una volta L'invito viene dall'assessore all'Ambiente, Andrea Guido, che rispolvera una consuetudine diffusa in passato in diverse città italiane. Le temperature torride di questi giorni ripropongono l'urgenza di contenere il fenomeno del randagismo
LECCE - 20 giugno 2013 – Una ciotola di acqua fresca per i cani e i gatti randagi. Lo chiede l’assessore all’Ambiente, Andrea Guido, agli esercenti e ai cittadini leccesi richiamandosi ad una consuetudine che nel tempo è andata perduta. Già nel 1877, molti sindaci e magistrati civici sollecitarono locandieri e abitanti, pena una multa, a dare sollievo agli amici a quattro zampe. L’avviso in foto si riferisce a Trieste.
“Mettere una ciotola d’acqua davanti a casa o in giardino – spiega l’esponente del governo cittadino - potrà salvare tante vite e donare sollievo immediato a chi non sa difendersi da solo; si potranno aiutare cani, mici e uccellini, che si potranno dissetare e, in alcuni casi, salvare dalla disidratazione e dalle conseguenze anche letali che può avere. Vedere un cagnolino, un micio o un semplice passerotto venire a dissetarsi, ci ripagherà con una gioia indescrivibile”.
L’invito di Guido arriva nel giorno in cui le temperature sono già oltre la media del periodo e il timore è che la canicola possa durare ancora per un poco. La raccomandazione è che si proceda al ricambio dell’acqua perché sia sufficientemente fresca.
http://www.lecceprima.it/politica/ciotole-acqua-strade-cani-gatti-randagi.html