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L'Isis dichiara guerra anche ai gatti: vietato tenerli in casa
Un decreto vieta la loro presenza nelle abitazioni: sarebbero "contrari alla visione, all'ideologia e alle credenze" jihadiste



10 ottobre 2016 -  L'Isis approva una legge anti-gatto e nel Califfato parte lo sterminio. A Mosul, l'ultima roccaforte irachena in mano ai combattenti jihadisti, una fatwa (legge islamica) vieta la presenza dei felini nelle abitazioni. A riferirlo è la tv irachena Al Sumeria. Tutti gli abitanti della città sono stati chiamati ad applicare la fatwa e a non opporsi alla direttiva impartita dagli uomini di al-Baghdadi, autorizzati a requisire gli animali e a ucciderli.

Secondo quando scritto sul decreto, i gatti andrebbero "contro la visione, l'ideologia e le credenze" jihadiste. In realtà si tratta di una decisione che ha destato sorpresa per due motivi. Nella tradizione musulmana i gatti sono animali puri e benedetti a tal punto che Maometto si prese cura di uno di loro. La gatta Muezza si era addormentata accanto al Profeta che, arrivata l'ora della preghiera, per non svegliarla preferì tagliare la stoffa della veste.

Il provvedimento risulta non in linea anche con il comportamento tenuto fino a questo momento dai combattenti dell'Isis.

I gattini, infatti, hanno giocato un ruolo chiave nella presenza di Daesh sui social. Molti soldati hanno dimostrato calore e sensibilità verso i cuccioli in immagini e video pubblicati su Facebook.

Altri sono stati utilizzati, fino ad oggi, per la propaganda e per attirare giovani reclute.


http://www.repubblica.it/esteri/2016/10/10/news/legge_anti_gatto_isis_sterminio-149478129/

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