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IN SEI ANNI UNA GATTA DA ORIGINE A 73 MILA MICI

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Una gatta e i suoi piccoli possono dare origine a 73.000 altri gatti in circa sei anni, mentre una femmina di cane con i suoi cuccioli puo' dar vita altri 67.000 nuovi nati in sei anni.

I calcoli sono del ministero della Salute. E sono sottostimati, secondo gli animalisti. "Non rappresentano la realta' vera", dice Ilaria Ferri, direttore degli Animalisti italiani". Una realtà - quella italiana - in cui il fenomeno del randagismo e' ancora lontano dall'essere debellato. Eppure i soldi ci sarebbero ma, secondo i calcoli degli Animalisti italiani, contro gli abbandoni di cani e gatti viene speso solo il 30% dei fondi disponibili.
E pensare che "la Finanziaria- sottolinea Ferri- destina ogni anno dei fondi, poi ridistribuiti alle regioni, per combattere il randagismo". Cosi' nel 2007: i soldi messi a disposizione sono 4.986.000 di euro, mentre la legge punta tutto sulla prevenzione: "Attuare piani di controllo delle nascite incruenti attraverso la sterilizzazione". Inoltre, si legge nella Finanziaria: "I comuni provvedono al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani".

La cifra scende di poco nel 2008 a 4.934.000 di euro ma risale nel 2009 a 5.015.000. Due cose, pero', lasciano perplessi. La prima, rileva il direttore degli Animalisti italiani, e' che "si sia usato soltanto il 30% del totale dei fondi fino al 2003. E il trend sembra continuare in quella direzione". La seconda e' che "non siamo in grado di affrontare il problema tecnicamente", dal momento che "per la sterilizzazione non c'e' una base da cui partire, i dati sfuggono e dovrebbero essere molto piu' alti".

Secondo Ilaria Ferri, direttore degli Animalisti italiani, "la sterilizzazione di cani e gatti e' l'unica strada, l'unica soluzione per prevenire il problema". E a chi dice che questi animali debbano avere almeno una cucciolata, Ferri controbatte: "E' una fesseria, un classico luogo comune. E' una visione molto antropomorfica. La sterilizzazione e' un segno di civilta'". Sui problemi di comportamento, il direttore degli Animalisti, rileva che "non cambia", e che poi neanche "ingrassano". E anzi "prevengono alcune malattie". In Usa, riferisce, per esempio "se non sono sterilizzati gli animali non possono essere dati in adozione".

Un discorso a parte lo meritano i canili e le strutture di accoglienza. Infatti, osserva Ferri, "come associazione contestiamo i canili per come sono. Devono essere strutture snelle, in rapporto con l'uomo, dei parchi canili". Inoltre, ricorda che "il canile non e' una galera, devono essere soltanto un momento di transito". Ma il cattivo esempio arriva anche dalle istituzioni. Il canile di Roma, riferisce Ferri, "fa stare tre cani in sette metri quadrati, mentre la legge prevede otto metri quadrati per singolo animale". Quello che serve e' "un salto culturale nel nostro Paese, perche' il randagismo e' anche ignoranza. Si deve poi formare e informare, anche sulle norme".
Il problema, infatti, "diventa anche sociale".

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