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Associazione Aidaa: in Italia viene ucciso un gatto ogni 10 minuti
  
ROMA - "E' drammaticamente mostruoso ma purtroppo il dato è accertato da decine di controlli". In Italia "viene ucciso in incidente stradale o per mano ignota un gatto ogni 10 minuti, vale a dire 144 mici assassinati ogni giorno, 4320 ogni mese e complessivamente circa 52.000 all'anno, questi sono i dati relativi alla morte dei gatti ammazzati in incidenti stradali o uccisi per mano ignota o avvelenati nelle colonie feline". E' la pesante denuncia dell'Associazione italiana difesa animali ed ambiente- Aidaa.
  
Dalla statistica, precisa l'Aidaa, "sono esclusi i gatti neri che fanno stima a sè essendo spesso vittime di imbecilli che li sacrificano e che li uccidono in quanto ritenuti portatori di sfiga". Il dato dei gatti neri ammazzati nel 2007, stando alle statistiche relative alle segnalazioni che Aidaa e i siti delle varie associaizioni di tutela di animali, "si attesta sulle 25.000 unità, molto meno dei 60.000 gatti neri ammazzati nel 2006, ma un dato comunque ancora troppo elevato rispetto alla realtà di questi bellissimi animali".
  
Ai gatti ammazzati "dobbiamo poi aggiungere almeno 15.000 esemplari che ogni anno vengono abbandonati nei mesi estivi e le decine di migliaia di cuccioli soppressi appena nati in quanto indesiderati il cui numero è altissimo ma non quantificabile". Insomma ogni anno dalle statistiche dei servizi emergenzamici@libero.it,e salviamoigattineri@tiscali.it, "si calcola che sono almeno 77.000 i mici ammazzati in italia", dice l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente- Aidaa.
In particolare circa la metà "vengono uccisi in incidenti stradali o avvelenati, ma sono molteplici le motivazioni, tra cui gli incidenti di caccia, la presenza di psicopatici assassini di animali e non da ultimo le morte multiple di gatti neri dovuti ai sacrifici satanici". Esiste inoltre una aliquota non ben precisata ma che dai dati analizzati da Aidaa si aggirerebbe sui 5.000 capi "che ogni anno finiscono in padella".
  
Per quanto riguarda le singole realtà locali la maglia nera spetta alla provincia Venezia, dove sono spariti in due anni quasi 2.800 gatti seguita da quella di Parma dove nel 2007 sono stati ammazzati quasi 700 gatti seguita da Desenzano del Garda con oltre 350 gatti ammmazzati, anche se nel complesso la palma nera dei gatti uccisi spetta al sud ed in particolare alla Campania ed alla Sicilia, "dove però è difficile fare statistiche in quanto non vi sono dati completi da poter analizzare".
  
"Diciamo subito che le grandi iniziative di comunicazione delle associazioni animaliste e lo spazio concesso dai mezzi di comunicazione in merito al fenomeno delle sparizioni e delle uccisioni di gatti è stato importante ed ha aiutato a ridurre il fenomeno che negli scorsi anni era molto diffuso e molto meno monitorato- dice Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa- noi quest'anno abbiamo notato una forte diminuzione di segnalazione di uccisioni di gatti neri ma nel complesso il fenomeno è ancora piuttosto preoccupante anche se i segnali che ci pervengono sono positivi, a partire da un forte aumento delle denunce di smarrimento dei mici fatte alle forze dell'ordine che dai dati in nostro possesso sono aumentate almeno del 200% rispetto al 2006, un dato che ci conforta a continuare un lavoro di monitoraggio e di incessante comunicazione per ridurre sempre più ai minimi termini questo orrendo fenomeno, dal quale rimangono esclusi ancora i felini che finiscono nei laboratori di vivisezione e anche in questo caso si tratta di diverse migliaia di esemplari".

27 giugno 2008
 

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