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Ieri però, grazie a un sofisticato software della Polizia postale che ha individuato con esattezza la posizione del cellulare, i soccorritori sono riusciti a trovare anche il corpo di Suetta che era in fondo al dirupo. Al senso del dramma per il tragico ritrovamento, si è aggiunta la tristezza enorme: accanto al cadavere c’era Brio, il suo vecchio cane da caccia, compagno di mille avventure. Brio non si mai è mosso da lì. Per due giorni e due gelide notti, il cane ha vegliato il suo sfortunato padrone. Senza bere nè mangiare.
E viene da chiedersi che cosa ha pensato il povero animale quando ha visto che il suo padrone non si rialzava più. Lo avrà toccato molte volte con la zampa, lo avrà spinto delicatamente con il muso, avrà mugolato dolcemente, gli avrà leccato le ferite per cercare di farlo rialzare. Inutilmente. Chissà che cosa ha provato nella sua mente colma di fedeltà? Certo è che non si è spostato lì nemmeno per un momento. Forse, se i vigili del fuoco non avessero trovato il corpo del cacciatore, Brio si sarebbe lasciato morire di inedia, così come è già successo innumerevoli volte. Il cane è stato poi riconsegnato alla moglie del pensionato che ha anche una figlia. Il suo futuro non dovrebbe quindi essere buio.
Mistero ancora sulle cause del decesso dell’anziano che potrebbe essere stato colto da un malore ed essere poi caduto nel dirupo oppure potrebbe essere stato vittima di un incidente. Il corpo di Suetta ieri è stato recuperato dal Nucleo elicotteristi dei Vigili del fuoco per essere esaminato dal medico legale. Non è escluso che venga disposta l’autopsia.
http://www.lastampa.it/2013/09/07/societa/lazampa/imperia-veglia-per-due-giorni-il-suo-padrone-senza-vita-lDmPCgtSJGrVFWuNIJV2iL/pagina.html