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In via Barabino a Sanremo funziona - giorno e notte - un pronto soccorso e un ospedale riservato agli amici dell’uomo. Ecco come 
 
 
IMPERIA- 19 aprile 2009 - Olivia arriva in ospedale intorno a mezzogiorno. Potrebbe avere una lussazione, viene stesa sul lettino di metallo e visitata. Olivia è un esemplare femmina di Chihuahua, la sua “ambulanza” è stata l’auto della proprietaria. Il pronto soccorso che l’ha accolta è quello dell’ospedale veterinario di via Barabino, unica struttura di questo genere in tutta la Liguria.
Nel resto della regione, oltre agli studi veterinari, sono presenti molte cliniche, che a differenza degli ospedali non richiedono un medico veterinario 24 ore su 24, anche se, va detto, nella maggior parte dei casi la presenza viene garantita.
All’ospedale di via Barabino è la norma, possibile grazie ad una equipe formata da cinque veterinari. Sono Massimo Taricco, direttore tecnico, con il collega Davide Ravera responsabile della struttura, quindi Ilaria Scovazzi, Rosa Marseglia e Greta Pavarotti. Con loro operano una laboratorista, la biologa Yaima Fernandez. Diverse le tirocinanti che si alternano nel centro, in virtù di convenzioni con le università di Torino e Parma. In questo momento, sta effettuando il suo tirocinio Alessandra. Completa lo staff la segretaria Silvia Mazzillo.
 
Massimo Taricco e e Davide Ravera, 38 e 36 anni, hanno una lunga esperienza alle spalle. «Sia io che il mio collega - spiega Taricco - abbiamo fatto gavetta in vari ospedali e pronto soccorso italiani , ad esempio io sono stato a lungo all’Anubi di Torino, Davide in una clinica di Monza». Il primo è specializzato in chirurgia dei tessuti molli, oncologia e diagnostica per immagini, il secondo in chirurgia ortopedica e traumatologica, neurologia e dermatologia.
  
La struttura di via Barabino ha aperto nel 1999, nel 2006 è diventata ospedale a tutti gli effetti. «Abbiamo sempre desiderato aprire un ospedale, questa zona è particolarmente indicata, in Liguria, da qui fino a Genova, non ci sono grandi strutture». Nel capoluogo c’è la clinica Foce, un’altra, a Finale, ha invece chiuso di recente. «Qui abbiamo il pronto soccorso veterinario 24 ore su 24, ed è sempre presente un medico. Anche in cinque i turni sono duri, i ricoveri rappresentano l’impegno maggiore».
Nella “camerata”, in comode gabbiette collegate all’impianto di scarico per garantire la massima igiene, sono ricoverati una decina di gatti e un pastore tedesco. Uno dei mici ha una vistosa fasciatura ad una zampa, è stato operato da poco per una frattura. Non è un gatto di casa, ma randagio, ed arriva da Genova. «Ce lo ha portato un collega», spiega Taricco. In un’altra stanza c’è perfino un gufo. «Metà dei posti è sempre occupata, soprattutto da gatti, questa zona è molto popolata». Ce ne sono 17 per le degenze normali, 8 nel reparto malattie infettive.
 
L’ospedale di via Barabino effettua oltre cento interventi chirurgici all’anno e una media di 10-12 prestazioni giornaliere. A cui si aggiungono le circa 500 sterilizzazioni annue, grazie ad una convenzione con il Comune di Sanremo e la Lega del Gatto. In questi anni l’ospedale è anche diventato un punto cui rivolgersi per adozioni e ricerche di animali smarriti: una bacheca è piena di annunci. C’è anche chi si offre come dog-sitter A Sanremo e nel suo comprensorio, gli animali non mancano, sia domestici che vaganti.
Essendo un ospedale, garantisce le cure a tutti. «A chi possiede un animale, noi consigliamo sempre di stipulare un’assicurazione, in altri Paesi sono molte diffuse. E’ molto importante, con 85 euro all’anno, e una franchigia di 50 euro, si ha una copertura di 2000 euro, per una spesa massima di mille euro a intervento chirurgico».
 
Olivia, nel frattempo, è stata curata, può lasciare l’ospedale. Ma sta arrivando un’altra urgenza: si ricomincia.
  
Paolo Isaia
 
ilsole24ore.com

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