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SOS GATTILE CREMONA, APPELLO DEI VOLONTARI
  
24 dicembre 2009 - Pochi soldi e sempre più animali da accudire: questa la situazione del gattile di Cremona, le cui volontarie lanciano un appello: serve aiuto per questi gatti, sia in termini di volontari che di cibo, coperte, e via di seguito.
Sono circa 300 i gatti ospitati al gattile di via Bissolati, gestito dall'Apac, senza contare le numerosissime colonie feline dislocate su tutto il territorio (le più grosse presso l'Ospedale, al Consorzio Agrario di Cavatigozzi, dietro la Tamoil, nell'area della Dogana, a Spinadesco, al Cambonino, ecc). In tutto circa ottocento gatti da seguire, ogni anno. Una massa notevole per un numero piuttosto ristretto di volontari, che già dedicano ore ed ore agli amici a quattro zampe, arrivando a volte a trattenersi al gattile fino alle due di notte. Specialmente ora, che il gelo invernale comincia a farsi sentire ed è arrivata anche la neve. Per questo i volontari sono in prima linea ogni giorno, in questo periodo.
 
«Costruiamo casupole in legno, pietre e cartone presso le colonie» raccontano le volontarie. «Bisogna utilizzare cellophane per isolarle dall'umidità, e dobbiamo riempirle di coperte o di lana per assicurare ai mici una temperatura sopportabile». I gatti necessitano di cure, specialmente a causa del fatto che vivono costantemente all'aperto, e che quindi rischiano di contrarre malanni di vario genere. Per questo i volontari non hanno un attimo di tregua. «Oltre alla costruzione di ripari bisogna nutrirli giornalmente, curarli quando hanno patologie varie, occuparsi della sterilizzazione, di portarli dal veterinario, di gestire gli affidi e di raccogliere fondi con varie iniziative. Insomma, il lavoro è tantissimo, e servirebbero nuovi volontari a darci un aiuto».
 
Un appello rivolto a tutti gli amanti del mondo felino: di mettersi una mano sul cuore e regalare qualche ora del proprio tempo alla cura di questi animali. Ma gli aiuti necessari sono anche di altra natura. «Siamo un'associazione, e viviamo di tesseramento e raccolte fondi» spiegano le volontarie del gattile. Donazioni che però, ultimamente, sono diminuite. «Da quando è accaduta la vicenda del canile, la fiducia in associazioni che si occupa di animali è calata. Così i nostri gatti ricevono sempre meno, e le offerte sono molto calate ultimamente. In un modo o nell'altro riusciamo ad arrivare a fine anno, ma sempre con molta fatica. Da un lato le sovvenzioni del comune (7mila euro all'anno, più il pagamento delle bollette) che però per quest'anno non sono ancora giunte, dall'altro l'Asl, che ci passa 120 sterilizzazioni ogni anno. Solo che noi dobbiamo sterilizzarne circa 300 ogni anno, e questo comporta una spesa notevole. Fortunatamente i veterinari cremonesi sono molto sensibili, e ci vengono incontro, sia con i prezzi che diluendo i pagamenti nel tempo.
Un contributo lo riceviamo anche dall'Aispa, un'associazione inglese dedita alla protezione degli animali in Italia, a cui noi rendicontiamo il nostro lavoro». Il numero degli animali in arrivo al gattile, ultimamente, è aumentato. «Questo perché ora al canile i gatti non li tengono più, e quindi tutti li portano da noi» sottolinea una delle volontarie. «La maggior parte degli ingressi l'abbiamo nel periodo estivo: sono molte, purtroppo, le persone che abbandonano il proprio animale domestico. Spesso arrivano anche cuccioli, che purtroppo hanno una mortalità altissima».
 
Ogni anno vengono affidati dall'associazione circa un centinaio di mici, con una procedura ben definita. «Vogliamo sempre sapere dove andrà il gatto, conoscere le persone che lo terranno, verificare periodicamente come viene trattato. Insomma, non lasciamo nulla al caso, e i gatti vengono seguiti. Essendo noi un'associazione dedita alla protezione degli animali, ci teniamo che vengano trattati bene». Intanto un grosso punto di domanda pende sulla struttura di via Bissolati, che fa parte del complesso degli ex monasteri: i gatti non potranno restare lì in eterno, essendo quella un'aera soggetta al recupero edilizio. A questo proposito il Comune sta cercando una nuova collocazione della colonia felina, attrezzata e predisposta per accogliere gli animali.
  
Attualmente non ci sono però proposte attuabili all'orizzonte, e i gatti rimangono in attesa.
 
Piccolo Giornale di Cremona 


 
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