GATTI DA ADOTTARE
        GATTI ADOTTATI
        IN RICORDO DI
        SMARRITI e RITROVATI
        LETTERE A GATTOPOLI
        GADGETS
        EVENTI E CURIOSITA'
        RASSEGNA STAMPA
        MALATTIE DEI GATTI
        CONSIGLI UTILI
        ASSOCIAZIONI
        IL CLUB DI GATTOPOLI




Cerca

GROSSETO. Per liberarsi del cane lo incidono per sempre: tolgono il microchip e addio miglior amico dell’uomo, senza il rischio di essere rintracciati.
Il segno dell’abbandono è una cicatrice di qualche centimetro alla base della testa. È da questo particolare che si riconosce un cane di cui il padrone si è voluto sbarazzare per sempre. «Di solito - spiegano gli esperti - tutto avviene in modo clandestino, a volte è il padrone stesso a operare».
 
L’ultimo caso saltato fuori in Maremma risale a sabato pomeriggio: l’animale, una femmina di meticcio, vagava sul ciglio della strada, sotto la pioggia, zoppicando per una malformazione a una delle zampe posteriori. Quando un passante si è fermato per soccorrerla e le ha girato il collo non ha trovato nessuna traccia del micro-chip che per legge dovrebbe essere applicato a tutti i cani dopo il secondo mese dalla nascita. Peggio ancora: alla base della testa di questo incrocio con un pastore belga è stata trovata una cicatrice, come se qualcuno avesse volontariamente inciso l’animale per asportare il micro-chip. 
   
È questa l’agghiacciante riflessione all’indomani del ritrovamento avvenuto intorno alle 13 lungo la strada provinciale che porta a Marsiliana. Adesso l’animale che si trova in discrete condizioni di salute è stato preso in consegna dalla Lav, la Lega anitivivisezione di Grosseto. Questa mattina il cane, che potrebbe avere tra i sei e i sette anni, sarà sottoposto a una visita ulteriore per confermare se la cicatrice sulla collottola è compatibile con un’operazione, quasi certamente clandestina, durante la quale un esperto o più lo probabilmente lo stesso padrone ha voluto togliere il riconoscimento elettronico. 
 
«Casi come questo - spiega - Giacomo Bottinelli, responsabile grossetano della Lav - sono sempre più comuni. Il padrone fino a una decina di anni fa quando non voleva più il cane tra i piedi se ne sbarazzava abbandonandolo per strada e difficilmente poteva essere rintracciato. Perché anche il tatuaggio con il tempo scompariva». Da quando nel gennaio del 2005 è entrata in vigore la nuova normativa, ritoccata nell’agosto dell’anno scorso, certi comportamenti sono diventati, per fortuna, meno comuni. Anche se l’abbandono dei cani non si è certo placato. Anzi. «Purtroppo certi episodi sono all’ordine del giorno - prosegue Bottinelli - quello di sabato è solo l’ultimo di una lunga lista. La settimana scorsa è accaduto un episodio simile. Anche in quel caso il micro-chip non c’era: è stato asportato con chissà quale operazione». F.Laz.
 
Il Tirreno
 

 Questa news è stata letta 6627 volte


comments powered by Disqus