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Un capriolo crea il panico sull'autostrada A4
 
15 APRILE 2010 - Provincia di Gorizia - Un capriolo in autostrada e per gli automobilisti in transito sono sudori freddi. Ha creato non poca sorpresa e scompiglio l’improvvisa invasione di un esemplare femmina adulto ieri mattina lungo il tratto Lisert-Redipuglia. Per due ore l’animale precipitato dal costone di roccia carsica che in quel tratto affianca l’A4 ha tenuto tutti con il fiato sospeso.
 L’ungulato ha prima saltato la rete di protezione dell’autostrada, poi ha percorso la carreggiata ovest per circa un chilometro seguendo il senso di marcia, quindi ha attraversato entrambe le carreggiate e si è nascosto tra le fronde dove è stato finalmente catturato per essere riportato al sicuro nel bosco.
 
L’allarme è scattato attorno le 8.30. Il personale di Autovie Venete ha avvisato la Polizia stradale che, a sua volta, ha chiesto l’intervento della Forestale. Spaventato per la tanta attenzione, il capriolo si è sentito braccato. Dopo essere precipitato dal costone di quattro metri si è ritrovato nel corridoio di servizio e di sicurezza che affianca l’autostrada. Gli uomini della forestale hanno provato più volte ad accerchiarlo per farlo uscire dalla trappola in cui si era messo, ma i tre varchi craeati all’uopo nella rete (poi subito ”ricuciti” dal personale dei Autovie Venete) non hanno sortito gli effetti sperati.
Anzi, l’animale ha spiccato un salto e ha raggiunto la carreggiata ovest dell’autostrada. Si è messo a correre in direzione Venezia, mentre le automobili sono state rallentate. Dopo circa un chilometro di folle corsa, il capriolo ha improvvisamente deciso di scartare a sinsitra incrociando la carreggiata est. È solo per un puro caso che nessuno dei veicoli in transito lo ha centrato. Difficile pensare le conseguenze di un eventuale investimento a 120 o 130 chilometri all’ora.
 
Una volta sul lato opposto l’ungulato è stato raggiunto dagli uomini della Forestale che, a loro volta, hanno dovuto attraversare l’A4 prestando grande attenzione al traffico. Dopo due ore di estenuanti tira e molla, l’esemplare è stato finalmente catturato e poi liberato nel bosco dove ha potuto ricominciare a correre senza pericoli per la sua e l’altrui incolumità. Fondamentale per la riuscita delle operazioni di soccorso è stata la collaborazione tra la Forestale, la Polstrada e Autovie Venete. Il 15 marzo scorso un cucciolo di capriolo, ferito a una zampa, era stato soccorso su un sentiero sopra Selz che costeggia l’autostrada.
 
Stefano Bizzi
IL PICCOLO

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