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ENPA SCOPRE CAPPOTTI CON CANI E GATTI!
Sanzioni in base alla legge 189 del 2004.  

  
  
23 ottobre 2008 - L’indagine risale ad alcuni mesi fa, quando le Guardie Zoofile di Genova hanno compiuto accertamenti su alcuni capi d’abbigliamento (cappotti, guanti, maglie) venduti nel capoluogo ligure per verificare che fossero stati prodotti a norma di legge e non fosse stato impiegato, come ipotizzato, pellame di cani e gatti, in violazione della legge contro il maltrattamento degli animali (la 189 del 2004).
 
Le ricerche sono state lunghe e laboriose: le Guardie Zoofile hanno prima individuato i capi “sospetti”, poi acquistato gli indumenti - per un valore di oltre duemila euro, finanziati con i contributi volontari dei soci – infine hanno inviato i reperti presso un laboratorio d’analisi di Cremona (accreditato presso il Ministero), il cui responso ha confermato che per la loro realizzazione erano state impiegate pelli di cani e gatti.
 
A questo punto però il campo delle indagini si ampliava oltre i confini provinciali e regionali eccedendo le competenze della Guardie Zoofile, la cui operatività è limitata al territorio della provincia dove viene rilasciato il decreto di nomina. Da qui la necessità di chiedere la collaborazione delle Forze di Polizia. Grazie alla dettagliata comunicazione di reato trasmessa dall’Enpa di Genova – erano individuati con precisione i negozi da ispezionare, gli esercenti da perquisire nonché i capi di abbigliamento “sospetti” – i Carabinieri, insieme alle stesse Guardie Zoofile, hanno sequestrato circa un centinaio di indumenti e denunciato quattro persone, due ambulanti e altrettanti importatori.
  
“I nostri controlli – commenta Rosanna Zanardi, presidente dell’Enpa di Genova - si sono protratti per mesi, almeno fino all’inizio dell’estate scorsa, e soprattutto vanno bel oltre le semplici bancarelle di quartiere. Siamo stati in grandi magazzini, talvolta nel levante, e ci sarebbero,oltre al centinaio di capi sigillati su input della magistratura, decine di vestiti sospetti da controllare. L’impiego di animali domestici consente infatti di abbattere i costi fino al 90% e la concorrenza all’ingrosso è così cancellata”.
 
Nel ringraziare il Noe (Nucleo Ecologico dei Carabinieri), la sezione Enpa di Genova chiede siano intensificati i controlli presso grossisti e rivenditori di pelli affinché questa vergognosa e terribile pratica sia interrotta.
 

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