GATTATICO.
 
Vi ricordate del gatto nero Nuf Nuf? Lo scorso agosto, il micione era stato trovato al parco di Praticello seviziato e ferito: qualche mano crudele era riuscita ad acciuffarlo, approfittando della sua docilità, a torturarlo e a legarlo alla rete della porta da calcio del giardino pubblico. Poi, lo aveva abbandonato là, al sole caldo d’agosto, incurante del fatto che sarebbe potuto morire a causa dell’arsura e delle ferite.
 
Fortunatamente per lui, il micio venne notato da un gruppo di giovanissimi che subito corsero a chiamare un adulto, lo liberarono tagliando la rete e il micio venne affidato alle cure delle volontarie dell’associazione “I gatti di Gattatico”. Salvandogli, dunque, la vita.
 
Per quel gesto di responsabilità e amore nei confronti di un animale in difficoltà, le signore dell’associazione hanno voluto attribuire un giusto riconoscimento ai piccoli “salvatori” di Nuf Nuf. Nei giorni scorsi, nel corso di una simpatica cerimonia tenutasi nella sala polivalente di Praticello, è stato assegnato il premio “Il gatto d’oro 2012” ai tre tredicenni che hanno salvato Nuf Nuf: Manuel Boschi, Lorenzo Ferretti (che era assente per malattia) e Francesco Panella.
 
Un plauso particolare è stato rivolto anche al signor Andrea Vallini di Reggio che ha offerto all’associazione un generoso contributo.
 
Ma l’associazione ha voluto attribuire un premio speciale anche a un’altra bambina, per un gesto altrettanto generoso.
 
La piccola Alexandra Rorat, otto anni appena, ha portato in biblioteca il suo salvadanaio pieno di monetine da lei risparmiate con un nobile obiettivo: aiutare “ i gatti poveri”. Un gesto che ha commosso le volontarie dell’associazione “I gatti di Gattatico”, che hanno dunque voluto consegnarle premio “Il cuore d’oro 2012”.
 
«Questi premi, oltre ad essere un riconoscimento ad azioni virtuose, hanno voluto rappresentare un incentivo a tutti i ragazzi, non solo a tenere comportamenti corretti nei confronti degli animali ma anche a vigilare e ad intervenire nel caso assistano a episodi di maltrattamento o a situazioni di sofferenza – spiegano le volontarie – Creare una maggior sensibilità nei confronti dei più deboli e degli indifesi rimane un obiettivo che l’associazione “I gatti di Gattatico” vuole estendere e condividere con tutta la comunità».

Elisa Pederzoli