Ero impazzita", dice Kelly, "avevo messo la casa sottosopra senza trovarla". Poi una telefonata da Forth Worth nel Texas.
Un uomo, un perfetto sconosciuto, le dice: "Non ci crederete, ma all'aeroporto ho preso una valigia senza rendermi conto che non era la mia. L'ho aperta e ne è uscito un gatto. E' vostro?". Che ai felini piaccia viaggiare, è noto. Sono infinite le storie di gatti scomparsi e poi ripresentatisi spontaneamente, magari con famiglia al seguito. Ma la vicenda di Gracie Mae è davvero singolare.

La padrona, Kelly Lavy, l'ha ricostruita a beneficio dei lettori del 'South Florida Sun-Sentinel'.

 

A quanto pare il marito di Kelly, Seth, aveva lasciato la valigia aperta sul letto prima di partire per un viaggio di lavoro a Forth Worth.
La micia aveva approfittato del morbido rifugio e s'era infilata tra i vestiti. Poi Seth aveva richiuso la valigia senza accorgersi della sua "ospite".
In aeroporto, altra circostanza imprevista: scambio di valige, di aspetto simile, fra Seth e un altro passeggero.
Il quale ultimo per fortuna si rivela un amante dei gatti e si prende cura della micia, rintracciando i padroni attraverso l'etichetta con l'indirizzo legata al bagaglio.

 

Lieto fine con intervento di Samaritan, associazione no-profit di mutuo soccorso, che si occupa di riportare a casa la dispersa Gracie Mae.

Sempre in aereo, ma stavolta in una gabbietta per felini avventurosi.

(Apcom)