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Cani randagi picchiati e investiti. L'Oipa:«La situazione ora è drammatica» «I titolari delle aziende minacciano chi tenta di aiutarli». Una delegata colpita da sassi per aver portato il cibo
FOGGIA - Maltrattati, picchiati e investiti con le auto. È questo il destino di quasi 60 cani randagi della zona industriale di San Severo, in provincia di Foggia. E chi cerca di occuparsi del loro benessere sarebbe vittima di minacce e lanci di pietre. A denunciare questa situazione è una nota dell’Oipa Italia Onlus, l’associazione internazionale che si dedica alla protezione degli animali.
LA DENUNCIA - «La situazione di questo branco di randagi è drammatica, in quanto nonostante siano tutti regolari "cani di quartiere” vaccinati e dotati di microchip, sono presi di mira dai titolari delle aziende che non li vedono di buon occhio» si legge in una nota dell’Oipa Italia Onlus. I cani sarebbero quotidianamente malmenati e investiti da auto e motori. Da tempo ormai ad accudirli è Linda Tortorelli, delegata della sezione Oipa di Foggia e provincia. Si occupa di portare giorno per giorno cibo e acqua, sia per la loro sopravvivenza che per evitare che i cani diventino aggressivi perché affamati. Tuttavia a preoccupare l’associazione «è la situazione molto tesa, tanto che la nostra delegata è stata minacciata di morte, offesa, presa a sassate dai titolari delle aziende limitrofe».
Ad aggravare la situazione ci sarebbe secondo l’Oipa «una mala gestione da parte del Comune della situazione randagismo. Il numero di cani, infatti, continua a crescere tanto che, in pochi mesi, sono passati da 27 a 60».
Francesco Lucatorto
Corriere del Mezzogiorno