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Firenze 25 GENNAIO 2010 - Due condanne e un assoluzione: si è conclusa così la lunga inchiesta sul canile di via del termine che ha portato in tribunale Alberto Alberti, presidente dell’unione amici del cane e del gatto, Cosetta Mazzoni, volontaria della stessa associazione ed ex custode della struttura, e una seconda volontaria, Ilaria Materassi, che doveva rispondere soltanto di falso.
 
Alberti, difeso come gli altri due imputati dagli avvocati Alessandro traversi, paola pasquinuzzi e sara gennai, è stato assolto dall’accusa di maltrattamento di animali, ma è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione per appropriazione indebita di denaro: alberti è stato anche condannato al pagamento di una provvisionale da mille euro al comune di campi e all’associazione amici del cane che si erano costituiti in giudizio con gli avvocati Lorenzo Zilletti e massimo conti: cosetta mazzoni è stata assolta da tutti i reati che le venivano contestati, mentre, ilaria materassi, dovrà scontare tre mesi per falso.
“Siamo soddisfatti - ha detto l’avvocato traversi perché le accuse iniziali sono state notevolmente ridimensionate”.
 
Traversi si riferisce in particolare alla contestazione di maltrattamento di animali, accusa che il pm Giuseppina Mione aveva rimarcato sottolineando le carenze igienico sanitarie della struttura.
 
In sostanza Alberti è stato condannato solo per appropriazione indebita continuata di denaro perché, secondo l’impostazione della procura, il presidente dell’unione amici del cane e del gatto avrebbe fatto prelievi diretti dai conti correnti dell’associazione incassando somme di denaro molto ingenti con assegni intestati a se stesso. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Soresina e dal pm Giuseppina mione, furono avviate per segnalazioni in cui si parlava di ineguatezza delle strutture in cui erano ospitati circa 600 animai, di carenze igienico sanitaria e di presenza di medicinali scaduti.
 
Cosimo Zetti
La Nazione
Nelle foto:  Manifestazione di protesta a Firenze per salvare il canile del Termine di Sesto Fiorentino.
 
 

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